La violenza maschile contro le donne: dalle radici socio-culturali alle politiche di prevenzione e contrasto.
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Autore
Dellacasa, Emanuela <1998>
Data
2024-02-07Disponibile dal
2024-02-08Abstract
La violenza contro le donne non è stata considerata una questione di interesse pubblico fino agli anni Settanta del secolo scorso. È solo grazie alle lotte portate avanti dai movimenti femministi che questo tema è riuscito a conquistare gradualmente spazio all’interno dei dibattiti e delle agende politiche nazionali ed internazionali.
La Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza contro le donne e la violenza domestica, approvata ad Istanbul l’11 Maggio 2011 e ratificata dall’Italia con Legge 77/2013, rappresenta un traguardo significativo nella prospettiva normativa, in quanto è il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante volto a creare un quadro prescrittivo completo sul tema della violenza maschile contro le donne, insistendo sull’umanità dei diritti delle donne quale pilastro fondante. La Convenzione è un momento molto importante di presa di coscienza politica e giuridica sulle premesse socioculturali e il carattere transculturale di questo fenomeno; nonostante il contributo innovativo apportato, nella realtà dei fatti sono sorti diversi limiti che ne hanno ridimensionato l’impatto a livello giuridico, politico e sociale.
Ancora oggi, infatti, nonostante gli impegni politici e normativi portati avanti, la violenza di genere continua a rappresentare un problema di drammatica attualità.
Questa tesi è stata redatta con lo scopo principale di indagare il fenomeno della violenza maschile contro le donne da varie prospettive, per poterne dare un quadro complessivo che vada dalle più profonde radici socio-culturali, fino alle più recenti politiche di prevenzione e contrasto. .
Tipo
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollezioni
- Laurea Magistrale [4704]