Il Tempo Effettivo nel Calcio: Studio Comparativo Professionistico, Dilettantistico e Giovanile"

Abstract

Una caratteristica distintiva del calcio è la sua fluidità: a differenza di molti altri sport, le interruzioni sono minime e il tempo continua a scorrere anche durante le sostituzioni, i falli, e le altre situazioni di gioco. Questa continua alternanza tra fasi di gioco e interruzioni contribuisce alla natura dinamica e imprevedibile del calcio, ma pone anche una questione cruciale: il tempo effettivo di gioco, ovvero il periodo in cui il pallone è realmente in movimento e l'azione si svolge senza interruzioni. Nonostante la durata ufficiale di una partita sia di 90 minuti, il tempo effettivo di gioco è spesso significativamente inferiore. Questo fenomeno è influenzato da una serie di fattori, tra cui le interruzioni dovute a falli, sostituzioni, infortuni e altre situazioni di gioco. La questione del tempo effettivo è diventata oggetto di dibattito, poiché influenza non solo la qualità dello spettacolo, ma anche le dinamiche tattiche e psicologiche della partita. Nel contesto professionistico, dove ogni minuto è strategicamente cruciale, la gestione del tempo è spesso sofisticata, con squadre che utilizzano tattiche per massimizzare o minimizzare il tempo effettivo a loro favore. Tuttavia, nelle categorie dilettantistiche e giovanili, queste dinamiche possono differire significativamente. Le partite in questi contesti possono essere influenzate da vari fattori come il livello di esperienza dei giocatori, la qualità dell'arbitraggio e le diverse priorità tattiche. L'obiettivo principale di questa tesi è di analizzare e confrontare il tempo effettivo di gioco in partite di calcio disputate a livello professionistico, dilettantistico e giovanile. Attraverso l'analisi di 30 partite, questo studio si propone di identificare le differenze e le somiglianze nel tempo effettivo tra i diversi livelli di competizione e di esplorare i fattori che contribuiscono a queste variazioni.

A distinctive feature of football is its fluidity: unlike many other sports, interruptions are minimal and time continues to flow even during substitutions, fouls, and other game situations. This constant alternation between phases of play and interruptions contributes to the dynamic and unpredictable nature of football, but it also raises a crucial issue: the effective playing time, that is, the period in which the ball is actually in motion and the action takes place without interruptions. Although the official duration of a match is 90 minutes, the actual playing time is often significantly less. This phenomenon is influenced by a number of factors, including interruptions due to fouls, substitutions, injuries and other game situations. The issue of effective playing time has become a subject of debate, as it influences not only the quality of the spectacle, but also the tactical and psychological dynamics of the match. In the professional context, where every minute is strategically crucial, time management is often sophisticated, with teams using tactics to maximize or minimize the effective playing time in their favor. However, in amateur and youth categories, these dynamics can differ significantly. Matches in these contexts can be influenced by various factors such as the level of experience of the players, the quality of the refereeing and the different tactical priorities. The main objective of this thesis is to analyze and compare the effective playing time in football matches played at professional, amateur and youth levels. Through the analysis of 30 matches, this study aims to identify the differences and similarities in effective playing time between the different levels of competition and to explore the factors that contribute to these variations.