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Autoregolazione emotiva e stereotipie motorie

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tesi30669625.pdf (1.111Mb)
Author
Barduco, Anita <1998>
Date
2024-10-10
Data available
2024-10-17
Abstract
ABSTRACT Questa tesi esplora il ruolo delle stereotipie motorie, manifestazioni ripetitive tipiche di soggetti neuro-atipici come quelli con autismo, nella gestione della regolazione emotiva e cognitiva. Questi movimenti agiscono all'interno del sistema delle Funzioni Esecutive (FE), in particolare nell'area dell'autoregolazione. L'attività motoria è vista come un potenziamento dei processi cognitivi, in particolare della capacità di memoria di lavoro (WMC), attraverso il circuito della corteccia dorso laterale prefrontale (DPLC). Le stereotipie motorie possono produrre un effetto antistress, migliorando la gestione delle emozioni, a patto che non si trasformino in loop disfunzionali. Viene inoltre evidenziato un legame tra le stereotipie motorie e le routine pre-gara degli atleti, che condividono la funzione di ridurre l'ansia e favorire l'autoregolazione emotiva. Tuttavia, mentre le stereotipie motorie sono automatiche e involontarie, le routine pre-gara sono deliberate e mirate a migliorare la performance. Entrambi i comportamenti, però, sfruttano il movimento come strumento per influenzare lo stato mentale, come dimostrato anche dalle parole del tennista Rafael Nadal, che utilizza rituali per trovare concentrazione e silenziare le sue insicurezze. Considerato il potenziamento delle funzioni esecutive attraverso il movimento, quando le stereotipie motorie presentino le caratteristiche del movimento complesso, queste potrebbero anche aprire nuove opportunità per l'apprendimento, facilitando l'acquisizione di nuove competenze.
 
This thesis explores the role of motor stereotypies, repetitive behaviors typical of neuro-atypical individuals such as those with autism, in the management of emotional and cognitive regulation. These movements operate within the Executive Function (EF) system, particularly in the area of self-regulation. Motor activity is viewed as enhancing cognitive processes, particularly working memory capacity (WMC), through the dorsolateral prefrontal cortex (DLPFC) circuit. Motor stereotypies can produce an anti-stress effect, improving emotional regulation, provided they do not turn into dysfunctional loops. The thesis also highlights a connection between motor stereotypies and pre-game routines of athletes, both of which serve to reduce anxiety and promote emotional self-regulation. However, while motor stereotypies are automatic and involuntary, pre-game routines are deliberate and aimed at improving performance. Nonetheless, both behaviors use movement as a tool to influence mental states, as demonstrated by tennis player Rafael Nadal, who uses rituals to find focus and silence his insecurities. Given the enhancement of executive functions through movement, when motor stereotypies exhibit the characteristics of complex movement, they may also open new opportunities for learning, facilitating the acquisition of new skills.
 
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesis
Collections
  • Laurea Magistrale [5683]
URI
https://unire.unige.it/handle/123456789/9679
Metadata
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