Tocco, Sistema nervoso autonomo e stress: applicazione della Teoria Polivagale e risvolti psicofisiologici in un campione di terapeuti.

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Author
Viviani, Gianluca <1995>
Date
2024-10-10Data available
2024-10-17Abstract
Il presente lavoro nasce all’interno di una prospettiva che considera corpo e mente non come entità separate, ma come un’unità integrata. Approfondendo aspetti psicofisiologici e in particolare la teoria Polivagale di Porges, utilizzata come cornice teorica, si è cercato di strutturare un protocollo di stimolazione non invasiva del nervo vago. Lo studio ha coinvolto un campione di psicoterapeuti (n=20) con l'obiettivo di ridurre i livelli di arousal fisiologico (misurato tramite HRV), di stress (misurato tramite self-report PSS) e ansia (misurata tramite self-report BAI, STAI-X1, STAI-X2), oltre che migliorare le strategie di coping (misurate tramite self-report COPE-NVI) e la consapevolezza corporea (misurata tramite self-report BPQ). I risultati, sebbene non supportino il protocollo come strumento di stimolazione vagale, indicano una tendenza generale nel miglioramento dei punteggi in entrambi i gruppi: sperimentale e terapia simulata. Probabilmente i cambiamenti potrebbero essere dovuti al contatto fisico, comune alle due condizioni sperimentali. Si evidenziano le limitazioni del campione non clinico e il ridotto numero di partecipanti, suggerendo che ulteriori studi con una maggiore ampiezza e una popolazione clinica potrebbero fornire dati più conclusivi sull'efficacia generale dell'intervento. In conclusione, i risultati offrono spunti interessanti per future ricerche riguardo l'utilizzo del tocco in ambito psicologico e alle implicazioni deontologiche che ne derivano. This work emerges from a perspective that views the body and mind not as separate entities, but as an integrated unit. Delving into psychophysiological aspects, particularly Porges' Polyvagal Theory, used as the theoretical framework, an attempt was made to structure a non-invasive vagus nerve stimulation protocol. The study involved a sample of psychotherapists (n=20) with the aim of reducing physiological arousal levels (measured via HRV), stress (measured via self-report PSS), and anxiety (measured via self-report BAI, STAI-X1, STAI-X2), as well as improving coping strategies (measured via self-report COPE-NVI) and body awareness (measured via self-report BPQ). Although the results do not support the protocol as a vagal stimulation tool, they do indicate a general trend of score improvements in both the experimental and sham therapy groups. These changes may likely be attributed to physical contact, which was common in both experimental conditions. The limitations of the non-clinical sample and the small number of participants are highlighted, suggesting that further studies with larger samples and clinical populations could provide more conclusive data on the overall efficacy of the intervention. In conclusion, the results offer interesting insights for future research on the use of touch in psychology and the ethical implications that arise from it.
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [5680]