Trattamento chirurgico dei sarcomi retroperitoneali: un approccio multidisciplinare per ottimizzare l'outcome clinico e le complicanze post-operatorie
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Author
Marchesi, Martina <1998>
Date
2024-06-25Data available
2024-07-25Abstract
INTRODUZIONE: Il trattamento primario per i sarcomi retroperitoneali è la chirurgia ad intento curativo alla prima diagnosi. Questo studio ha lo scopo di valutare se un’aggressività chirurgica maggiore porta ad un miglioramento degli outcomes senza incidere troppo sulle complicanze post-operatorie.
METODI: Sono stati analizzati 33 pazienti operati presso la Clinica Chirurgica 1, successivamente suddivisi in due gruppi differenziati per il numero di organi resecati con il tumore (A: meno di 3 organi, B: 3 o più organi). Sono stati valutati il tempo libero da recidiva locale a 1,3 e 5 anni attraverso le curve di Kaplan-Meier e il Test dei Ranghi Logaritmici, e le complicanze post-operatorie attraverso il Test del Chi Quadrato (χ²) con intervallo di confidenza del 95%.
RISULTATI: È stato dimostrato come l’istotipo più frequente in sede retroperitoneale sia il liposarcoma, con una maggioranza di casi rappresentata dal de-differenziato e una minoranza di casi rappresentato dal ben-differenziato. Per quanto riguarda gli outcomes clinici, il tempo libero da recidiva locale ad 1, 3 e 5 anni non migliora a seguito di una chirurgia più aggressiva in quanto è stato riscontrato, in tutti e tre i casi, un p>0.05, ovvero non statisticamente significativo. In particolare, sia i pazienti del gruppo A che i pazienti del gruppo B sono andati incontro a recidiva locale nel 18% dei casi. Anche per quanto riguarda le complicanze post-operatorie non è stato riscontrato un significativo aumento statistico.
CONCLUSIONI: I dati provenienti dall'IRCCS Policlinico San Martino mostrano come l'adozione di una chirurgia più aggressiva, da un lato non abbia comportato un aumento significativo delle complicanze post-operatorie e dall’altro non abbia mostrato un miglioramento degli outcomes oncologici, in particolare del tempo libero da recidiva locale. INTRODUCTION: The primary treatment for retroperitoneal sarcomas is surgery with curative intent at first diagnosis. This study aims to evaluate whether increased surgical aggressiveness leads to improved outcomes without affecting postoperative complications too much.
METHODS: Thirty-three patients operated at Clinica Chirurgica 1 were analyzed and then divided into two groups differentiated by the number of organs resected with the tumor (A: less than 3 organs, B: 3 or more organs). Firstly, local recurrence-free time at 1,3 and 5 years were evaluated by Kaplan-Meier curves and Logarithmic Ranges Test. Secondly, post-operative complications by Chi Square Test (χ²) with 95% confidence interval were evaluated as well.
RESULTS: It was shown that the most frequent histotype in the retroperitoneal site is liposarcoma, with a majority of cases represented by de-differentiated and a minority of cases represented by well-differentiated. Regarding clinical outcomes, local recurrence-free time at 1, 3 and 5 years does not improve following more aggressive surgery as a p>0.05, i.e not statistically significant, was found in all three cases. Notably, both group A and group B patients experienced local recurrence in 18% of cases. Postoperative complications were also not found to be statistically significant.
CONCLUSIONS: Data from IRCCS Policlinico San Martino show that the adoption of a more aggressive surgery did not lead to a significant increase in post-operative complications and did not show an improvement in oncological outcomes, in particular local recurrence-free time.
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [5646]