Reati commessi da forze dell'ordine nei confronti di soggetti sottoposti a restrizione della libertà personale
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Author
De Matteo, Angelica <1999>
Date
2024-07-10Data available
2024-07-18Abstract
Torture and abuse by law enforcement officers against individuals subjected to restriction of personal freedom is an extremely topical subject in light of recent cases in our country, which are examined in this paper.
Starting with the enunciation of the fundamental rights belonging to each individual in a rule of law such as ours, this study lists the wide range of international and EU sources that condemn torture. Italy, which for years lacked a provision denouncing this practice, in light of numerous condemnations by the European Court of Human Rights, put an end to its failure to comply by introducing, through the approval of Law No. 110 of 2017, Article 613-bis c.p. into our legal system.
The purpose of this paper is to point out, first, the critical issues peculiar to the provision dedicated to the crime of torture, which need intervention because of the exegetical uncertainties they generate. Second, it is concerned with enucleating the deficiencies pertaining to the law enforcement profession, such as deficits concerning training, staffing and psychological support to officers, which affect the quality of service. Lastly, with a deterrent purpose, this thesis addresses issues pertaining to the introduction of body-cams and ID codes with a view to holding public officers accountable.
The peculiarity of this study is to delve into these issues by addressing recent cases of torture and abuse by law enforcement officers that have taken place in recent years in our country, highlighting pathological phenomena, such as prison overcrowding and the issue of mental health in prisons, which need awareness and concrete commitment from everyone. La tortura e gli abusi da parte delle forze dell'ordine nei confronti dei soggetti sottoposti a restrizione della libertà personale costituiscono un argomento estremamente attuale alla luce dei recenti casi che si sono consumati nel nostro Paese, i quali vengono esaminati in questo elaborato.
Partendo dall’enunciazione dei diritti fondamentali appartenenti a ciascun individuo in uno Stato di diritto come il nostro, tale studio elenca l’ampio novero di fonti internazionali e comunitarie che condannano la tortura. L’Italia, per anni sprovvista di una disposizione che denunciasse tale pratica, alla luce delle numerose condanne da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, ha messo fine al proprio inadempimento introducendo, mediante l’approvazione della Legge n. 110 del 2017, l’articolo 613-bis c.p. nel nostro ordinamento giuridico.
Lo scopo del presente elaborato consiste nell’evidenziare, innanzitutto, le criticità proprie della disposizione dedicata al reato di tortura, le quali necessitano di intervento a causa delle incertezze esegetiche che generano. In secondo luogo, esso si occupa di enucleare le carenze attinenti alla professione delle forze dell’ordine, quali deficit riguardanti la formazione, l’organico e il supporto psicologico agli agenti, che inficiano sulla qualità del servizio. Da ultimo, con finalità deterrente, tale tesi affronta le questioni inerenti all’introduzione delle body-cam e dei codici identificativi in un’ottica di responsabilizzazione dei pubblici ufficiali.
La peculiarità di tale studio consiste nell’approfondire tali tematiche affrontando i recenti casi di tortura e di abusi da parte delle forze dell’ordine che si sono consumati negli ultimi anni nel nostro Paese, mettendo in luce fenomeni patologici, quali il sovraffollamento carcerario ed il tema della salute mentale in carcere, che necessitano di una presa di coscienza ed un impegno concreto da parte di tutti.
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [5224]