La gestione della donna asmatica in gravidanza: introduzione del follow-up pneumologico durante la gestazione

Abstract

Background: L'asma durante la gravidanza è una comorbidità da valutare con particolare attenzione. Le evidenze in letteratura dimostrano che, se la patologia non è controllata, madre e feto possono essere esposti ad un aumentato rischio di complicanze ostetriche e perinatali. La gravità dell'asma, e l'intensità del trattamento in gravidanza, sono strettamente correlati ai suoi effetti avversi. La gestione clinica comprende l'educazione terapeutica della madre, basata su diagnosi precoce delle riacutizzazioni, prescrizione di terapia personalizzata, sia preventiva che della fase acuta, ed il controllo dell'aderenza terapeutica. La riduzione delle riacutizzazioni è fondamentale per proteggere madre e feto da esiti avversi. Metodi: Al fine di favorire il controllo dell’asma durante la gestazione, è stato aperto un ambulatorio dedicato, presso la Clinica delle Malattie Respiratorie del Policlinico San Martino di Genova, ed in questo elaborato abbiamo analizzato le caratteristiche basali e del follow-up delle prime pazienti seguite. Risultati: Sono state seguite 20 pazienti, di cui 13 (65%) hanno completato lo studio. Nelle 3 visite mediche effettuate è stato riscontrato un miglioramento dell’ACT (17.7+/-5,23 vs 23+/-2,24 vs 20.83+/-3,81), della funzionalità respiratoria (FEV1(L): 2,79+/-0,36 vs 2,81+/-0,30; FVC(L): 3,56+/-0,46 vs 3,71+/-0,34), e del FeNO bronchiale (28,65+/-17,22 vs 25+/-12 vs 22+/-15) e alveolare (5,59+/-5,31 vs 4,15+/-4,07 vs 3,60+/-5,05; p=0.04). Le pazienti che non hanno proseguito lo studio, lo hanno fatto per propria volontà, e nessuna per mal controllo o riacutizzazione di malattia. Conclusioni: I possibili esiti avversi dell’asma sulla gravidanza e i rischi elevati per il feto richiederebbero l'introduzione di follow-up dedicato all’asma in gravidanza, che includa l’esame del FeNO come indicatore di flogosi patologica delle vie aeree, data la sua affidabilità e comoda applicabilità ad ogni trimestre.

Background: Asthma during pregnancy is a comorbidity that needs special attention. If it is not controlled, evidence in literature shows that mother and fetus may be at increased risk of obstetric and perinatal complications. Asthma severity and the intensity of treatment in pregnancy are strictly related to its adverse effects. Clinical management of asthma in pregnancy includes therapeutic maternal education, precocious diagnosis of relapses, prescription of a preventative and personalized medical approach, and the follow-up of therapeutic adherence. The reduction of exacerbation rates is crucial to protect both mother and fetus from adverse outcomes. Method: A dedicated outpatient clinic has been opened at the San Martino Polyclinic Respiratory Diseases Clinic in Genoa to promote asthma control during gestation. In this paper we analysed the baseline and follow-up characteristics of the first patients followed. Results: Twenty pregnant asthmatic patients were enlisted. Thirteen of them completed the study (65%). Within the 3 medical check-ups performed, an improvement in ACT (17.7+/-5,23 vs 23+/-2,24 vs 20.83+/-3,81), respiratory function (FEV1(L): 2,79+/-0,36 vs 2,81+/-0,30; FVC(L): 3,56+/-0,46 vs 3,71+/-0,34), and bronchial (28,65+/-17,22 vs 25+/-12 vs 22+/-15) and alveolar FeNO (5,59+/-5,31 vs 4,15+/-4,07 vs 3,60+/-5,05; p=0.04) was observed. The patients choosing not to carry on with the study did so voluntarily, and none were due to poor disease management or flare-ups. Conclusion: The possible asthma adverse outcomes on pregnancy and the high risks for the fetus would require the introduction of dedicated follow-up for asthma in pregnancy, including FeNO test as a marker of pathological airway inflammation, thanks to its reliability and convenient applicability in each trimester.