Costruzione del nemico attraverso i media americani
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Author
Nonne, Antonio <1996>
Date
2024-06-07Data available
2024-06-13Abstract
Questa tesi è dedicata all’analisi dei media, soprattutto nel loro
utilizzo nel contesto americano, con un focus particolare rivolto al modo
in cui la costruzione mediatica di un nemico ha profonde conseguenze nel
mondo reale.
A volte la costruzione del nemico è volontariamente guidata da dinamiche
di natura politica, altre volte le logiche commerciali di share e visibilità, sia
in ambito giornalistico che nei programmi di intrattenimento, favorisce
una visione allarmistica di determinati fenomeni sociali che si allinea con
le preoccupazioni della popolazione, spesso fortificando la percezione di
un pericolo ben oltre la minaccia reale di un qualcosa che possa accadere.
Quel che è certo, aldilà degli interessi particolari di chi vuole diffondere un
contenuto, è che i media non si limitano mai alla mera trasmissione di un
messaggio, ma sono un mezzo pervasivo in grado di impattare, persuadere
e modellare; uno strumento che non lascia la realtà inalterata.
Il lavoro iniziale consisterà nel presentare alcune teorie che sono state
utili ai fini dell’analisi, dall’industria culturale a “il medium è il messaggio”,
prendendo in considerazione il contributo dei vari autori sui temi in
questione, concentrandomi nell’esaminare attentamente anche il contesto
storico-sociale, politico, economico e culturale in cui i media operano, le
trasformazioni e i processi che hanno contribuito alla formazione della
situazione odierna, in cui la mancanza di solide certezze non può che
contribuire a un clima di paure e conflitti.
La tesi proseguirà con quello che considero il ritratto più emblematico
degli Stati Uniti degli ultimi anni, se non altro nel cogliere le fragilità del
paese e il ruolo che hanno i media come potenziale agente di
destabilizzazione, ossia il documentario “Bowling in Colombine” del
regista Michael Moore, che costituirà la colonna portante del lavoro. processes that contributed to the formation of
situation today, in which the lack of solid certainties can only
contribute to a climate of fear and conflict.
The thesis will continue with what I consider the most emblematic portrait
of the United States in recent years, if only in grasping the fragilities of
country and the role of the media as a potential agent of
destabilization, i.e. the documentary “Bowling in Colombine” by
director Michael Moore, who will constitute the backbone of the work.
Type
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollections
- Laurea Triennale [2888]