Una scuola che si sposta.
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Author
Cantarelli, Margherita <1999>
Date
2024-06-04Data available
2024-06-13Abstract
Ho creato questo progetto prendendo ispirazione da Strade Maestre che prevede di realizzare un intero anno scolastico in cammino con una classe di Liceo. Mi sono chiesta se fosse riproponibile anche alla scuola primaria e credo che in cinque giorni sia fattibile, lo abbiamo fatto.
Ho sperimentato qualcosa che, con le giuste modifiche sartoriali, si possa mettere in atto in ogni classe quinta della scuola primaria per sviluppare l’autonomia, la capacità di prendersi cura di sé e degli altri e le altre, l’inclusione interculturale. L’obiettivo principale del progetto è stato infatti quello di sperimentare una strategia capace di generare inclusione e ciò non è possibile se non si tiene conto dell’ambiente, sia ecologico sia inteso come spazio pubblico. I bambini e le bambine coinvolti/e non conoscevano il territorio inizialmente, camminando invece abbiamo imparato ad abitarlo, a prendercene cura. Abbiamo compreso l’importanza di scelte di vita il più possibile sostenibili. E nel frattempo, ci siamo educate ed educati a prenderci cura di noi, ad ascoltarci, grazie soprattutto alla strategia didattica del Circle-time, sperimentata in tutti i momenti della giornata. Ho quindi ovviamente progettato una didattica outdoor, per attraversare boschi, fiumi, grotte, città ed infine il mare. Una scuola che si sposta è, soprattutto, un invito. I created this project by taking inspiration from Strade Maestre which plans to carry out an entire school year on a journey with a high school class. I wondered if it could be done in primary school, and I think that in five days it is possible, we did it. I have experienced something that, with the right tailoring changes, can be implemented in every fifth grade of primary school to develop autonomy, the ability to take care of oneself and others, intercultural inclusion. The main objective of the project was to test a strategy capable of generating inclusion and this is not possible without taking into account the environment, both ecological and understood as public space. The boys and girls involved did not know the territory initially, walking instead we learned to live in it, to take care of it. We understood the importance of making life choices as sustainable as possible. And in the meantime, we have educated ourselves to take care of ourselves, to listen to us, thanks above all to the didactic strategy of the Circle-time, experienced in all the moments of the day. So obviously I designed an outdoor teaching, to cross woods, rivers, caves, cities and finally the sea. A school that moves is, above all, an invitation.
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [4322]