Contenzioso climatico e politiche sul clima: Itallia e Spagna a confronto.
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Author
Alpa, Nicole <2000>
Date
2024-05-10Data available
2024-05-16Abstract
Il cambiamento climatico è un fenomeno globale ormai scientificamente provato che sta sottoponendo una sfida importante alle governances di tutti gli Stati: come combattere il surriscaldamento globale in un'ottica di protezione sia dell'ambiente sia dei diritti dell'essere umano. Questo obiettivo viene portato avanti dagli organi politici attraverso l'approvazione di accordi internazionali, a cui va aggiunto un ruolo sempre più rilevante dell'organo giudiziario che nell'ultimo decennio ha contribuito alla creazione di policies efficaci nella lotta al cambiamento climatico. Questo fenomeno è possibile grazie alle climate change litigations, ossia cause legali, attivate da privati e associazioni ambientaliste, dette strategiche in quanto puntano a ottenere dai giudici una dichiarazione dell'obbligo del governo di agire in modo tempestivo e adeguato sul fronte della mitigazione, mediante l'adozione di misure incisive di riduzione delle emissioni di gas effetto serra.
Uno degli aspetti più interessanti del contenzioso climatico strategico è la rivendicazione da parte degli attori della tutela di diritti fondamentali strettamente collegati al clima, tra cui rientrano il diritto alla vita e all'integrità fisica, il diritto alla salute e quello alla proprietà privata.
La scelta di utilizzare i diritti umani per ottenere una condanna dello Stato è rivoluzionaria dal punto di vista giuridico, perchè rende la condotta degli Stati rimproverabile non solo sulla base della legge ordinaria nazionale, ma anche sulla base di norme di rango costituzionale e addirittura contenute nella CEDU.
Italia e Spagna sono due esempi emblematici in merito alle differenze che ancora permangono nell'ambito del contenzioso climatico, soprattutto per quanto riguarda i limiti procedurali posti dagli ordinamenti interni che, in entrambi i casi, stanno limitando fortemente l'analisi nel merito delle questioni sollevate dai ricorrenti. Climate change is a scientifically proven global phenomenon that is posing a major challenge to the governments of all states: how to combat global warming in terms of protecting both the environment and human rights. This objective is pursued by the political bodies through the approval of international agreements, to which must be added an increasingly important role of the judicial body that over the last decade has contributed to the creation of effective policies in the fight against climate change. This phenomenon is possible thanks to climate change litigations, ie lawsuits, activated by individuals and environmental associations, these strategies as they aim to obtain from the courts a statement of the government’s obligation to act in a timely and appropriate manner on the mitigation front, through the adoption of strong measures to reduce greenhouse gas emissions.
One of the most interesting aspects of strategic climate litigation is the assertion by the actors of the protection of climate-related fundamental rights, including the right to life and physical integrity, the right to health and the right to private property.
The choice to use human rights to obtain a condemnation of the State is revolutionary from the legal point of view, because it makes the conduct of States reproachable not only on the basis of ordinary national law, but also on the basis of rules of constitutional rank and even contained in the ECHR.
Italy and Spain are two emblematic examples of the differences that still persist in the field of climate litigation, especially as regards the procedural limits imposed by domestic law, in both cases, they are severely limiting the substantive analysis of the issues raised by the applicants.
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [4337]