La mappa di comunità come strumento di educ-azione per riabitare il territorio: il progetto NATIVI

Abstract

La presente tesi si propone di approfondire e indagare intorno al rapporto che persiste tra soggetto e territorio locale, tema spesso sottovalutato e dato per scontato ed invece, come possono confermare alcuni aspetti emersi durante la realizzazione della stessa, risulta necessario e meritevole di attenzione. Sviluppando una riflessione dialogica che connette la geografia e la pedagogia, l’intento è quello di promuovere e sensibilizzare percorsi di educazione al territorio all’interno delle scuole, attraverso la proposta operativa della costruzione delle mappe di comunità: strumento di community mapping fortemente innovativo e con forti potenzialità educative, che permette di fare un primo passo fondamentale nel rafforzamento di tale rapporto. Conoscere e identificarsi con ciò che si ha intorno è essenziale affinché i soggetti partecipino effettivamente ai processi decisionali e possano realizzarsi nel mondo. In relazione al suddetto concetto, occorre offrire un tempo e uno spazio dedicato dove ci sia la possibilità di accrescere la propria conoscenza territoriale e iniziare a percepirsi come attori determinati, prendendo consapevolezza dell’importanza della propria azione, come fonte di cambiamento. Questi, risultano presupposti necessari per lo sviluppo di una cittadinanza attiva, che prende avvio dal contesto locale ma si proietta a livello globale. Il titolo della tesi è stato pensato, a questo proposito, ponendo in risalto la parola “azione”, per evidenziare come i percorsi di educazione al territorio si costruiscano intorno alla valorizzazione dell’intervento diretto dei soggetti sullo stesso. Tali fondamenti teorici sono alla base di NATIVI, progetto pilota attuato in due istituti scolastici di Erba e Vimercate, che viene presentato e analizzato nella parte terminale della tesi. I risultati emersi hanno potuto, oltre che confermare la necessità di attuare percorsi di questo tipo all’interno delle scuole, generare svariati spunti di riflessione pedagogica.

This thesis aims to deepen and investigate around the relationship that persists between subject and local territory, a topic that is often underestimated and taken for granted and instead, as some aspects that emerged during its realization can confirm, is necessary and deserving of attention. Developing a dialogic reflection that connects geography and pedagogy, the intent is to promote and raise awareness of territorial education paths within schools through the operational proposal of the construction of Parish maps: a highly innovative community mapping tool with strong educational potential, which allows us to take a first fundamental step in strengthening this relationship. Knowing and identifying with what one has around is essential for subjects to effectively participate in decision-making processes and be able to realize themselves in the world. In relation to the aforementioned concept, it is necessary to provide a dedicated time and space where there is an opportunity to increase one's territorial knowledge and begin to perceive oneself as determined actors, becoming aware of the importance of one's action , as a source of change. These, turn out to be necessary prerequisites for the development of active citizenship, which starts from the local context but projects itself globally. The title of the thesis was designed, in this regard emphasizing the word "action," to highlight how territorial education pathways are built around the enhancement of the direct intervention of subjects on the same. Such theoretical foundations underlie NATIVI, a pilot project implemented in two schools in Erba and Vimercate, which is presented and analyzed in the final part of the thesis. The results that emerged were able, in addition to confirming the need to implement paths of this type within schools, to generate a variety of insights for pedagogical reflection.