LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE DI POLIZIA VISTA DALL’ITALIA: DA JOE PETROSINO ALLA LOTTA ALLA ͗NDRANGHETA
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Autore
Caldari, Francesco <1960>
Data
2023-10-18Disponibile dal
2024-10-26Abstract
Gli eventi della “decade del regicidio” posta in atto dagli attivisti anarchici di fine XIX Secolo (1892– 1901) indussero sin dalla fine del 1898 il Governo italiano a convocare a Roma una “Conferenza Internazionale per la difesa sociale contro gli anarchici”, con la partecipazione di funzionari di numerose Forze di Polizia. Nel 1914 si costituì un primo network collaborativo nel campo della polizia criminale, per iniziativa del Principe Alberto I di Monaco. Le “12 volontà” emerse in quel contesto formeranno la base concettuale ed operativa per la seconda Conferenza internazionale di polizia criminale, stavolta ad iniziativa della polizia austriaca, durante la quale venne deliberata la creazione della Commissione Internazionale di Polizia Criminale: primo nucleo di quello che sarà l’attuale Interpol – OIPC (Organisation Internationale de Police Criminelle), la più duratura organizzazione di polizia inter-nazionale, ricostituitasi dopo la II^ Guerra Mondiale.
Oltre all’Interpol si annoverano altre attività ed organizzazioni cooperative tra forze di polizia. Il lavoro, partendo dalla isolata fallimentare missione a caccia di mafiosi in Italia nel 1909 del poliziotto italo–statunitense Joe Petrosino del Dipartimento di Polizia di New York, prende in esame l’attuale intero novero delle multiformi collaborazioni, con un particolare focus su quelle nell’ambito Unione Europea, dove Europol si evidenzia come un culmine dell'integrazione dell'attuale mutua assistenza di polizia. La Tesi si sofferma sulle attività di cooperazione da un punto di vista italiano, evidenziando l’esistenza di una forma di tutoraggio da parte delle Istituzioni preposte a favore di altre Organizzazioni extra–nazionali, volta a fornire efficaci modus operandi per contrastare la criminalità organizzata italiana nel mondo. The events of the "decade of regicide" put in place by the anarchist activists on the late nineteenth century (1892-1901) induced Italian government since the end of 1898 to convene in Rome an “International Conference for Social Defense against Anarchists”, with the participation of officials of numerous Police Forces. In 1914 a first collaborative network was formed in the field of criminal police, upon initiative of Prince Albert I of Monaco. The "12 wills" that emerged in that context will form the conceptual and operational basis for a second International Criminal Police Conference, this time on the initiative of the Austrian police, during which the creation of the International Criminal Police Commission was deliberated: the first nucleus of what will be the current Interpol – OIPC (Organisation Internationale de Police Criminelle), the most lasting international police organization, reconsti-tuted after the Second World War.
Beside Interpol, there are other activities and cooperative organizations between police forces. Present dissertation, starting from the isolated failed mission to hunt for mafiosi in Italy in 1909 by the Italian–American policeman Joe Petrosino from the New York Police Department, examines the current entire list of multifaceted collaborations, with a particular focus on those within the European Union, where Europol stands out as a culmination of the integration of the current mutual police assistance. Graduation thesis focuses on cooperation activities from an Italian point of view, highlighting how the institutions in charge carrying out a form of tutoring to other non–national organizations, aimed at providing effective modus op-erandi to combat Italian organized crime in the world.
Tipo
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollezioni
- Laurea Magistrale [3937]