Riserva cognitiva nel paziente anziano
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Author
Zankova , Vera <1997>
Date
2023-06-27Data available
2023-06-29Abstract
Introduzione e scopo dello studio: L'aumento dell'aspettativa di vita umana è una delle tendenze più importanti nella società moderna. La demenza è una delle principali cause di disabilità e dipendenza tra le persone anziane in tutto il mondo. Una direzione attuale nel campo della prevenzione della demenza è lo studio dei concetti di riserva cerebrale e cognitiva, in quanto un alto livello dell’ultima consente di ritardare le manifestazioni cliniche delle malattie cerebrali. Lo strumento più affidabile per misurare la riserva cognitiva rimane il questionario CRIq proposto da Nucci et al. che permette di quantificare in modo standardizzato la riserva cognitiva di un individuo.
Lo scopo di questo lavoro è evidenziare l’importanza della riserva cognitiva nel paziente anziano, approfondire la correlazione tra lo stile della vita e il livello della riserva cognitiva e spiegare l’importanza dell’applicazione della riserva cognitiva alla partica clinica.
Materiali e Metodi: In questo studio sono stati analizzati gli studi presenti in letteratura che valutano il ruolo della riserva cognitiva nel paziente anziano e l’impatto dello stile di vita sulla funzione cognitiva. La revisione della letteratura è stato effettuato tramite ricerca sistematica nei database PubMed, Web of Science, Embase, PsycINFO e CINAHL. I termini principali di ricerca includevano "riserva cognitiva", "riserva cerebrale", "resilienza cognitiva" e "resilienza cerebrale", “CRIq” etc.
Risultati: L’obiettivo di questo lavoro era sottolineare l’importanza di includere una valutazione della riserva cognitiva all’interno della valutazione multidimensionale geriatrica, in particolare nei casi di disturbo neurocognitivo maggiore o minore. Lo studio della riserva cognitiva, infatti, non ha solo scopo di ricerca, ma di promozione attiva dell’invecchiamento di successo. Nel campo clinico, il CRIq rappresenta la scala più affidabile per valutare la riserva cognitiva. Introduction: The increase in human life expectancy is one of the most important trends in modern society. Dementia is a leading cause of disability and dependency among older people worldwide.
A current direction in the field of dementia prevention is the study of the concepts of brain and cognitive reserve, as a high level of the latter allows to delay the clinical manifestations of brain diseases. The most reliable tool to measure cognitive reserve remains the CRI questionnaire proposed by Nucci et al. which allows to quantify in a standardized way the cognitive reserve of an individual.
The aim of this work is to highlight the importance of cognitive reserve in the elderly patient, investigate the correlation between lifestyle and the level of cognitive reserve and explain the importance of applying cognitive reserve to clinical practice.
Methods: In this study, the studies present in the literature evaluating the role of cognitive reserve in the elderly patient and the impact of lifestyle on cognitive function were analysed. The literature review was performed by systematic search of PubMed, Web of Science, Embase, PsycINFO and CINAHL databases. The main search terms included "cognitive reserve", "brain reserve", "cognitive resilience" and "brain resilience", “CRIq” etc.
Results: The aim of this work was to underline the importance of including an assessment of cognitive reserve within the geriatric multidimensional assessment, particularly in cases of major or minor neurocognitive disorder. Indeed, the study of cognitive reserve is not only for research purposes, but for the active promotion of successful ageing. In the clinical field, the CRIq represents the most reliable scale for assessing cognitive reserve.
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [5671]