Caratterizzazione micologica di sedimenti marini profondi della piana abissale di Tolone

Abstract

I sedimenti marini profondi rappresentano un ambiente ancora oggi poco esplorato dal punto di vista microbiologico e in particolare micologico. Ad oltre duemila metri di profondità, infatti, gli elementi e i fattori essenziali per l’espletamento delle funzioni metaboliche cominciano a scarseggiare (es. nutrienti, luce, temperatura). In questo studio vengono riportati i risultati della caratterizzazione micologica di quattro campioni di sedimento, prelevati nella piana abissale antistante l’area portuale di Tolone (Francia), ad una profondità di 2.443 m. Tale sedimento è stato diluito 1:10 e inoculato in piastre da 15 cm di diametro in 7 differenti terreni di coltura, realizzati con concentrazione salina compatibile con quella della profondità di prelievo e con differenti tipologie e quantità di nutrienti in modo da favorire la crescita di più microfunghi possibili. Per permettere, inoltre, la germinazione di conidi, spore e forme di resistenza, le piastre sono state incubate a due differenti temperature (24±1°C e 5°C) e monitorate settimanalmente per due mesi. Dalle piastre sono stati prodotti degli isolati successivamente analizzati al microscopio, al fine di avere un’identificazione preliminare su base morfologica dei ceppi in esame. Dalle analisi molecolari è emerso che dai sedimenti è stato possibile isolare 19 specie fungine appartenenti a 7 generi. Tra questi sono risultati dominanti Penicillium Link (1809), Aspergillus Micheli (1729) e Cladosporium Link (1816), noti già in letteratura per avere esponenti che ben si adattano alle condizioni limitanti di diversi ambienti marini. I vari terreni di coltura saggiati hanno portato alla crescita di differenti specie, avvalorando la tesi per cui in condizioni limitanti dal punto di vista ambientale, la variazione di determinati nutrienti nel substrato di crescita sia essenziale per aumentare il numero di specie isolate. Gli studi futuri si rivolgono all’analisi delle proprietà biotecnologiche dei ceppi isolati.

Deep marine sediments represent an environment that is still little explored from a microbiological and particularly mycological point of view. Indeed, at depths of more than two thousand meters, elements and factors essential for the performance of metabolic functions begin to become scarce (e.g., nutrients, light, temperature). This study reports the results of the mycological characterization of four sediment samples, taken in the abyssal plain in front of the port area of Toulon (France), at a depth of 2,443 m. This sediment was diluted 1:10 and inoculated in 15-cm-diameter plates in 7 different culture media, made with salt concentration compatible with that of the sampling depth and with different types and amounts of nutrients so as to promote the growth of as many micro fungi as possible. In addition, to allow conidia, spores and resistance forms to germinate, the plates were incubated at two different temperatures (24±1°C and 5°C) and monitored weekly for two months. Isolates were produced from the plates and subsequently analyzed under a microscope in order to have a preliminary identification on a morphological basis of the strains under investigation. Molecular analysis showed that 19 fungal species belonging to 7 genera could be isolated from the sediments. Among them were found to be dominant Penicillium Link (1809), Aspergillus Micheli (1729) and Cladosporium Link (1816), which are already known in the literature to have exponents that are well adapted to the limiting conditions of different marine environments. The various culture media assayed resulted in the growth of different species, supporting the thesis that under environmentally limiting conditions, variation of certain nutrients in the growth medium is essential to increase the number of isolated species. Future studies turn to the analysis of the biotechnological properties of the isolated strains.