Effetti del riscaldamento globale sulle comunità di scogliera: un'indagine comparativa a scala nazionale
Autore
Abbate, Cristina <1998>
Data
2023-03-28Disponibile dal
2023-03-30Abstract
Il Mediterraneo è uno dei mari più vulnerabili agli effetti del riscaldamento globale sugli ecosistemi marini a causa delle sue caratteristiche geografiche e climatologiche.
Il presente studio si inserisce nell’ambito del progetto “Mare Caldo”, nato nel 2019 in collaborazione tra il DiSTAV dell’Università di Genova, Greenpeace e la società ElbaTech s.r.l., con l’obiettivo di realizzare una rete costiera di stazioni di monitoraggio della temperatura lungo la colonna d’acqua. Il progetto ha inoltre l’obiettivo di monitorare gli effetti del riscaldamento dell’acqua sulle comunità di scogliera rocciosa.
I dati di temperatura sono acquisiti tramite sensori "HOBO" fino a 40 m di profondità. I dati relativi allo stato delle comunità bentoniche di scogliera, agli eventi di mortalità delle specie target e all’abbondanza delle specie termofile sono raccolti tramite rilevamenti visivi in immersione subacquea. Nella presente tesi sono stati analizzati i dati raccolti nell’ambito dei primi tre anni di progetto in sei aree di studio.
I risultati di temperatura hanno evidenziato diversi surplus di calore in profondità e nell'estate 2022 picchi di calore con valori medi di temperatura a 5-10 m fino a 2,5°C più alti rispetto agli anni precedenti. In questo contesto sono stati osservati segnali di mortalità su tutte le specie target prese in esame. Il maggiore grado di impatto è stato evidenziato nell’AMP di Capo Carbonara (Sardegna). La ricchezza specifica e lo stato ecologico, esaminati rispettivamente attraverso la costruzione delle curve di rarefazione e il calcolo dell'indice di Shannon, sono risultati minori all’Isola d’Elba rispetto alle altre aree di studio. I risultati relativi alla PCA (Principal components Analysis), associata al test multivariato PERMANOVA, hanno delineato un generale gradiente latitudinale, con il maggior numero di specie termofile nelle AMP di Capo Carbonara (Sardegna) e del Plemmirio (Sicilia). The Mediterranean Sea is one of the most vulnerable seas to the effects of global warming on marine ecosystems due to its geographical and climatological characteristics.
This study has been conducted in the framework of the “Hot Sea” project, born in 2019 in collaboration between the DiSTAV of the University of Genoa, Greenpeace and ElbaTech s.r.l., with the aim of monitoring water column temperature in different stations along the Italian coast, according to the protocol of the Mediterranean network T-MEDNet. The project also aims at monitoring the effects of water warming on rocky reef communities.
Temperature data are acquired by using “HOBO” data loggers, placed on rocky cliff up to 40 m depth. Data on the ecological status of the benthic rocky reef communities, on mortality events of target species and on the abundance of thermophilic species are collected by underwater visual surveys. This thesis analyse the data collected during the first three years of the project in six study areas.
Temperature results showed several surpluses heat at depth and in the summer 2022 heat peaks with mean temperature values up to 2.5°C higher than the previous years at 5-10 m. In this context, signs of mortality were observed on all the target species examined. The greatest degree of impact was observed in the Capo Carbonara MPA (Sardinia). The specific richness and the ecological status, examined respectively through the construction of the rarefaction curves and the calculation of the Shannon index, were lower in the Elba Island than in the other study areas. The results relating to the PCA (Principal components Analysis), associated with the multivariate PERMANOVA test, outlined a general latitudinal gradient, with the highest number of thermophilic species in the MPAs of Capo Carbonara (Sardinia) and Plemmirio MPA (Sicily).
Tipo
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollezioni
- Laurea Magistrale [4822]