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dc.contributor.advisorGalassi, Maria Clelia <1954>
dc.contributor.advisorZotti, Mirca <1963>
dc.contributor.authorTornari, Francesca <1998>
dc.date.accessioned2023-03-30T14:17:26Z
dc.date.available2023-03-30T14:17:26Z
dc.date.issued2023-03-21
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/5352
dc.description.abstractNegli ambienti museali le particelle fungine aerodisperse rappresentano un pericolo non solo per le opere d'arte -a cause del loro potere biodeteriogeno -ma anche per la salute di operatori e fruitori. Lo scopo dello studio è quello di valutare il livello di contaminazione fungina dell'aerosol e dei volumi conservati nella Sala Colombiana di Castello D'Albertis (Genova), e capire come la ventilazione naturale in questa stanza condizioni la conservazione della carta e la salute delle persone. L'analisi delle particelle fungine aerodisperse è avvenute tramite campionamento attivo, non solo nella Sala Colombiana, ma anche in un'altra sala del museo- che non presenta ventilazione-, nella loggia -un ambiente semi-aperto in contatto diretto con la Sala Colombiana -e nel parco che circonda il museo. I risultati evidenziano come, sia dal punto di vista qualitativo e quantitativo, la contaminazione delle aree esterne ed interne era molto simile quando la porta che conduce alla loggia era aperta, mentre la contaminazione delle stanze era significativamente più bassa quando la porta era chiusa. Da un punto di vista qualitativo i taxa campionati erano i più comuni trovati nel bioaerosol -come Cladosporium, Penicillium, Aspergillus e Fusarium spp. Da un punto di vista quantitativo la contaminazione in entrambe le stanze era molto più alta del limite stabilito dalla norma Italiana, rappresentato da 150 UFC/m3. Inoltre sono state campionate macchie sui volumi per l'isolamento e l'identificazione fungina: l'analisi tramite il microscopio ottico ha mostrato come le strutture fungine erano presente ma non vitali. Questo caso studio presenta una valutazione sul legame tra funghi presenti nell'aerosol e sul substrato cartaceo, per meglio comprendere la contaminazione fungina nei musei, nell'ottica del miglioramento della conservazione dei beni culturali e la protezione della salute umana. Vengono consigliate misure preventive e discusse le norme Italiane per i limiti di contaminazioneit_IT
dc.description.abstractIn cultural heritage-related indoor environments, airborne fungal particles represent an hazard not only for artefacts -because of their biodeterioration ability -but also for operators and visitors’ wealth. The aim of the study was to evaluate the level of fungal contamination of airborne and volumes conserved in the Sala Colombiana of Castello D’Albertis (Genova), and to understand how the natural ventilation in this room affected conservation of paper and people’s wealth. Analysis of airborne fungal particles were carried out by active sampling, not only in Sala Colombiana, but also in another room of the museum -which has no ventilation-, in the loggia -a semi-opened zone in direct connection with Sala Colombiana -and in the parc that surrounds the museum. The results pointed out that, both on a qualitative and quantitative point of view, the contamination of external and internal areas were very similar when the door leading to the loggia was opened, while the contamination of rooms were significantly lower when the door was closed. From a qualitative point of view the sampled taxa were the most common found in bioaerosol -such as Cladosporium, Penicillium, Aspergillus and Fusarium spp. From a quantitative point of view the contamination in both rooms was much higher than the limit of Italian norms, which is 150 CFU/m3. Also stains on volumes were sampled for fungal isolation and identification: the analysis performed using the optical microscope showed that fungal structures were present but not vital. This case study provides and assessment of the link between airborne fungi and the ones sampled on paper, to better understanding fungal contamination of museums toward the improvement of cultural heritage conservation and the protection of human health. Preventive measures are advised, while Italian norms for contamination limit are discussed.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/restrictedAccess
dc.titleAeromicologia e conservazione in ambito museale: caso studio presso la Sala Colombiana di Castello D'Albertisit_IT
dc.title.alternativeAeromycology and conservation for cultural heritage: case study at the Sala Colombiana of Castello D'Albertisen_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/masterThesis
dc.subject.miurBIO/03 - BOTANICA AMBIENTALE E APPLICATA
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2021/2022
dc.description.corsolaurea9009 - METODOLOGIE PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO DEI BENI CULTURALI
dc.description.area7 - SCIENZE MAT.FIS.NAT.
dc.description.department100022 - DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA, DELL'AMBIENTE E DELLA VITA


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