Coperture vaccinali contro SARS-CoV-2 nei pazienti affetti da sclerosi sistemica in cura presso l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova

Abstract

Systemic sclerosis (SSc) is a rare autoimmune disease of unknown etiology characterized by diffuse fibrosis, vascular abnormalities at a cutaneous, joint and internal organ level. Scientific evidence shows that severe outcomes from COVID-19 are more common in these patients than in the general population. Patients with SSc are therefore strongly advised to receive the SARS-CoV-2 vaccine.

This retrospective study aimed to evaluate adherence to COVID-19 vaccination in a cohort of 91 patients with SSc. The association between vaccination adherence and characteristics of the study patients was analysed by multivariate logistic regression.

The study cohort had a mean age of 67 years, and consisted of 16 (17.6%) males and 75 (83.4%) females. Among them, 1 (1.1%) patient had received no vaccine dose, 8 (8.79%) had had a primary vaccine course, and 60 (65.9%) had received at least one booster dose. Among the latter 10 (10.9%) had been vaccinated with the updated bivalent Comirnaty Omicron BA1 vaccine.

Gender, smoking, comorbidities, complications, and pulmonary involvement were not statistically associated with having had at least one booster dose subsequent to the primary vaccine cycle. The 65-79 age group showed a 21.9-fold higher chance of having had at least one booster dose subsequent to the primary cycle (aOR 21.9; p 0.034) compared with the younger reference group (25-49). Immunosuppressive treatment also showed some positive association with receiving at least one booster dose subsequent to the primary cycle (aOR 11.7; p 0.063). In conclusion, vaccination adherence in the SSc patients under study was high (75%), with a good proportion of patients vaccinated with additional booster doses. Age over 65 years and immunosuppressive therapy were the major determinants of vaccination adherence.

La sclerosi sistemica (SSc) è una rara malattia autoimmune, a eziologia sconosciuta, caratterizzata da fibrosi diffusa, anomalie vascolari cutanee, articolari e degli organi interni. Le evidenze scientifiche mostrano che esiti gravi da COVID-19 sono più comuni in questi pazienti che nella popolazione generale. Ai pazienti con SSc è quindi fortemente consigliato il vaccino contro SARS-CoV-2.Questo studio retrospettivo si proponeva l’obiettivo di valutare l’aderenza alla vaccinazione COVID-19 in una coorte di 91 pazienti affetti da SSc. L’associazione tra l’aderenza vaccinale e le caratteristiche dei pazienti in studio è stata effettuata mediante regressione logistica multivariata.La coorte in studio presentava un'età media di 67 anni, ed era composta da 16 (17,6%) maschi e 75 (83,4%) femmine. Tra questi, 1 (1,1%) paziente non aveva ricevuto nessuna dose di vaccino, 8 (8,79%) avevano effettuato un ciclo vaccinale primario, e 60 (65,9%) avevano ricevuto almeno una dose booster. Fra questi ultimi 10 (10,9%) erano stati vaccinati con il vaccino aggiornato bivalente Comirnaty Omicron BA1.Sesso, fumo, comorbidità, complicanze e coinvolgimento polmonare non erano statisticamente associati all’aver effettuato almeno una dose booster successivamente al ciclo vaccinale primario. Il gruppo di età 65-79 ha mostrato, rispetto al gruppo più giovane di riferimento (25-49), una possibilità 21,9 volte maggiore di aver effettuato almeno una dose booster successiva al ciclo primario (aOR 21,9; p 0,034). Anche il trattamento immunosoppressivo ha mostrato una certa associazione positiva con la recezione di almeno una dose booster successiva al ciclo primario (aOR 11,7; p 0,063). In conclusione, l’adesione alla vaccinazione nei pazienti SSc in studio è stata alta (75%), con una buona proporzione di pazienti vaccinati con dosi booster addizionali. L’età superiore ai 65 anni e la terapia immunosoppressiva rappresentano i maggiori determinanti di adesione alla vaccinazione.