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Ripensare la disobbedienza civile tra violenza e nonviolenza.

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allegato232564309.pdf (168.8Kb)
Author
Pastorino, Alice <1995>
Date
2023-03-13
Data available
2023-03-16
Abstract
Il seguente elaborato ha lo scopo di ripensare la questione della disobbedienza civile nel suo rapporto con la violenza. In particolare, farò riferimento alla definizione delineata da John Rawls in Una teoria della giutizia e ne tratterò le principali condizioni giustificative. Passerò poi a trattare più specificatamente la questione della violenza in Rawls e le principali teorie su questo tema che ne evidenziano limiti e possibilità. Allo stesso modo farò con il pensiero non violento e i suoi principali fautori. In conclusione vorrei portare alla luce rigidità e contraddizioni della disobbedienza civile non violenta, sia nella definizione delineata da Rawls che dai sostenitori della pratica stessa.
 
This work aims to reconsider the problematic relationship between civil disobedience and violence. It starts focusing on John Rawls’s definition of civil disobedience, formulated in his A Theory of Justice, and its potential justifications. It then addresses the issue of violence in Rawls’ thinking and a few other theories discussing violence’s justifiable boundaries. In the following section, there is an analogous discussion of the non-violent position and of its most prominent supporters. The conclusion attempts to underline the limits and contradictions of the non-violent form of civil disobedience, both in Rawls’ theory and in its recent practice.
 
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesis
Collections
  • Laurea Magistrale [5659]
URI
https://unire.unige.it/handle/123456789/5186
Metadata
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