Dalla Fragilità alle Sfide alla Sicurezza: Missioni di Counter Terrorism in Sahel
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Author
Visino, Federico <1995>
Date
2023-02-28Data available
2023-03-02Abstract
Il 2022 segna il decimo anniversario dello scoppio di quella che è conosciuta come “Crisi Saheliana”, decennio che però non è altro che una manifestazione accentuata di quelle che sono le molte e differenti problematiche che interessano quest’area del mondo e che hanno visto coinvolti, nel tentativo di risolverle, molti attori internazionali, specialmente l’Unione Europea e i suoi stati membri. Sempre il 2022 rappresenta il momento chiave in cui gli attori Europei sono stati messi difronte al fallimento dell’approccio adottato per contrastare le minacce identificate nell’area, e il deterioramento dei rapporti diplomatici con gli agenti statali Saheliani, i quali sempre di più si rivolgono ad attori come la Russia per ottenere aiuti.
I paesi presi in considerazione in questo elaborato sono quelli che compongono la coalizione del G5 Sahel, ovvero Mauritania, Mali, Burkina Faso, Niger e Ciad.
Questi paesi sono caratterizzati da una forte fragilità e bassissimi livelli di sviluppo umano. Descrivendo prima la fragilità e il peso che ha su questi paesi, si è cercato quindi di restituire la giusta immagine del contesto in cui le missioni si sono svolte e continuano a svolgersi.
Vengono quindi descritte quelle che sono state identificate dagli attori europei come le principali sfide alla sicurezza e alla stabilità nella regione, la migrazione irregolare e il terrorismo jihadista. Successivamente si è descritto l’intervento francese e successivamente italiano in un contesto estremamente complesso e articolato come quello saheliano. Si conclude infine constatando come l’approccio securitario adottato dagli attori europei abbia fallito nel risolvere le problematiche che affliggono la regione, e abbiano portato a una rottura nelle relazioni diplomatiche tra i paesi una volta considerati partner. 2022 marks the tenth anniversary of the outbreak of what is known as the "Sahelian Crisis"a decade which, however, is nothing more than an accentuated manifestation of the many and different problems that affect this area of the world and that have involved, in the attempt to solve them, many international actors, especially the European Union and its member states. 2022 is also the key moment in which European actors have been confronted with the failure of the approach adopted to counter the threats identified in the area, and the deterioration of diplomatic relations with Sahelian state agents, who are increasingly turning to actors like Russia for help.
The countries considered in this paper are those that make up the coalition of the G5 Sahel, namely Mauritania, Mali, Burkina Faso, Niger and Chad.
These countries are very fragile and have very low levels of human development. Describing first the fragility and the weight it has on these countries, we have therefore tried to give back the right image of the context in which the missions have taken place and continue to take place.
They describe those identified by European actors as the main challenges to security and stability in the region, irregular migration and jihadist terrorism. Subsequently, the French and later Italian intervention was described in an extremely complex and articulated context such as the Sahelian one. It concludes by noting that the security approach adopted by European actors has failed to solve the problems that afflict the region, and have led to a break in diplomatic relations between countries once considered partners.
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [4954]