L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI FRONTE AL DIRITTO: IL PROBLEMA DELLA RESPONSABILITÁ CIVILE
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Author
Repetto, Alessia <1998>
Date
2023-02-06Data available
2023-02-09Abstract
La nascita dell’intelligenza artificiale risale agli anni ’50. Il padre fondatore di questa disciplina è Alan Mathison Turing, un esperto di logica e matematica che, oltre ad avere introdotto la moderna teoria della computazione, dalla quale scaturisce il computer, aveva affrontato il tema delle macchine pensanti. L’intelligenza artificiale tende a realizzare macchine in grado di tenere un comportamento intelligente e di riprodurre funzioni riconducibili a quelle svolte dagli esseri umani. I sistemi di intelligenza artificiale, oltre ad essere in grado di assumere decisioni autonome e imprevedibili (sulla base dei data-set con cui sono istruiti), hanno la particolarità di essere self-learning, ovvero hanno la capacità di correggere il proprio comportamento e di imparare dall’esperienza. Inoltre, sono opachi poiché, allo stato attuale delle conoscenze tecnico-scientifiche, non sono in grado di spiegare i passaggi logici dai quali si è generata la decisione: se l’input e l’output sono noti, non lo è l’iter che il sistema intelligente ha seguito per arrivare al risultato finale.
L’utilizzo sempre più pervasivo dei sistemi di intelligenza artificiale comporta molteplici implicazioni giuridiche, che devono essere risolte dai giuristi attraverso lo strumento interpretativo. Le norme civilistiche di cui agli artt. 2047-2054 c.c. sono risultate idonee, almeno per il momento, a regolare le nuove fattispecie di danno da intelligenza artificiale. Contestualmente, l’Unione europea ha adottato un pacchetto di misure volte a costruire un quadro armonizzato su più fronti, che comprende la proposta di Regolamento del 21 aprile 2021 (o legge sull’IA) e due proposte di Direttiva del 28 settembre 2022, l’una concernente l’armonizzazione delle norme di responsabilità civile degli Stati membri e l’altra relativa alla responsabilità per danno da prodotti difettosi (che abroga la Direttiva n. 85/374/CEE). The birth of the artificial intelligence dates back to the 50s. The founding father of this discipline is Alan Mathison Turing, an expert in logic and mathematics who, in addition to having introduced the modern theory of computation, from which the computer comes out, had dealt with the theme of thinking machines. The artificial intelligence tends to create machines capable of intelligent behavior and reproducing functions attributable to those performed by human beings. The artificial intelligence systems, in addition to being able to make autonomous and unpredictable decisions (based on the data-sets with which they are instructed), have the particularity of being self-learning, that is they have the ability to correct their behavior and learn from experience. Moreover, they are somehow “opaque” because, at the current state of technical-scientific knowledge, they are not able to explain the logical steps from which the decision was generated: if one side the input and output are known, on the other side the process that the intelligent system has followed to arrive at the final result is not.
The increasingly pervasive use of the artificial intelligence systems has multiple legal implications, which must be resolved by jurists through the interpretative tools. The civil law provisions referred to in articles 2047-2054 of the Italian Civil Code were suitable, at least momentarily, to regulate the new types of damage originated by the artificial intelligence. At the same time, the European Union adopted a package of measures aimed at building a harmonized framework on several fronts, which includes the proposal for a Regulation by 21st April 2021 (or AI Act) and two proposals of Directives by 28th September 2022, one on the harmonization of the civil liability rules of the Member States and the other on the liability for defective products (repealing Directive 85/374/EEC).
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [4337]