L'illecito endofamiliare.
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Autore
Zecchi, Gaia <1998>
Data
2023-02-06Disponibile dal
2023-02-09Abstract
La famiglia, intesa come società naturale funzionale allo sviluppo dell'individuo, è stata, per lungo tempo, considerata impermeabile alle ingerenze del legilsatore, fino a quando, dal 1948 con l'emanazione della Costituzione, si è dato il via ad una riforma del diritto di famiglia, effettivamente svolta nel 1975.
Diventa centrale la figura dell'individuo, che indipendentemente dal contesto familiare di cui può far parte, è titolare di diritti e doveri e per questo necessità di un'effettiva tutela. Il diritto di famiglia ante riforma, in quanto sistema chiuso, conosceva alcuni rimedi tipici alla violazione dei doveri nascenti da vincolo familiare, ma non ne ammetteva il cumulo, e dunque il ricorso alla responsabilità civile, ammettendo, però, il paradosso che a fronte del medesimo illecito, al di fuori e al contrario del contesto familiare, sarebbe stata garantita un'adeguata tutela.
Ad oggi, dopo un percorso travagliato ed impegnativo che ha fatto nascere discussioni dottrinali e giurisprudenziali, il ricorso allo strumento risarcitorio della responsabilità aquiliana è applicato pacificamente nel contesto familiare, ma è necessario tenere a mente la particolare delicatezza e sensibilità di questo ambito, che ha bisogno di un costante adattamento delle regole tra questi due istituti. Particolare attenzione, all'intero della famiglia, in ultimo, va offerta al minore, che coinvolto nella crisi familiare davanti al giudice, è spesso considerato come non autonomo e semplice riflesso dei genitori, mentre, al contrario, è protagonista e spesso destinatario dei provvedimenti del giudice.
In conclusione l'istituto della famiglia continua a mostrarsi come particolarmente delicato; sono, pertanto, ancora necessari sforzi dottrinali e giurisprudenziali per il raggiungimento di una perfetta armonia tra la famiglia e l'istituto della responsabilità extracontrattuale. The family, considered a natural society functional to the development of the individual, was, for a long time, viewed as impervious to the interference of the legilsator, until, from 1948 with the enactment of the Constitution, a reform of family law was initiated, effectively carried out in 1975.
The figure of the individual became central, who, regardless of the family context of which he or she may be a part, is the holder of rights and duties and therefore needs effective protection. The pre-reform family law, as a closed system, knew some typical remedies to the violation of the duties arising from the family bond, but did not admit their cumulation, and therefore the recourse to civil liability, admitting, however, the paradox that in the face of the same tort, outside the family, would be guaranteed an adequate protection.
To date, after a troubled and challenging path and doctrinal and jurisprudential discussions, the compensatory instrument of Aquilian liability is peacefully applied in the family context, but it is necessary to consider the particular delicacy and sensitivity of this sphere, which needs constant adaptation of the rules between these two institutions. Special attention, within the entire family, in the end, should be offered to the child, who involved in the family crisis in front of the court, is often considered as not autonomous and a mere reflection of the parents, while, on the contrary, he is the protagonist and recipient of the court's orders.
In conclusion, the institution of the family continues to show itself as particularly delicate; doctrinal and jurisprudential efforts are, therefore, still needed for the achievement of perfect harmony between the family and the institution of non-contractual liability.
Tipo
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollezioni
- Laurea Magistrale [5082]