Utilizzo di biomarkers per la determinazione degli effetti del Bisfenolo F nel bivalve marino Mytilus galloprovincialis
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Autore
Moro, Giulia <1998>
Data
2022-12-16Disponibile dal
2022-12-22Abstract
Bisphenol F (BPF) is a substitute for Bisphenol A (BPA). BPA has been banned because of its toxic effects at the endocrine system level, hence so-called "safe" cogenerics have been introduced including BPF. BPF is actually not so harmless: alterations have been observed at the level of the central nervous system, endocrine system, reproductive system, and damages at the genotoxic level in several taxa.
This work evaluated the possible in vitro effects of Bisphenol-F in a marine bivalve Mythilus galloprovincialis. Two concentrations of BPF (10 µg/mL and 50 µg/mL) were tested on different functional parameters of mussels: lysosomal membrane stability, reactive species content (NO and ROS), and lysozyme activity.
The results show that BPF induces high lysosomal membranes destabilization, thus stress at the level of mussel hemocytes, but it does not trigger a true immune response, because there’s no significant change in the production of reactive species (ROS and NO) and lysozyme activity. Since these are preliminary data obtained in vitro, further in vivo studies are necessary to have comparable results to environmental conditions.
Through these studies, it is possible to investigate and try to explain the possible mechanism of action of Bisphenol F. As the stability of lysosomal membranes varies significantly, it is hypothesized that BPF may activate cell-mediated tyrosine kinase responses as seen for other substances such as BPA, nonylphenol, and polychlorinated biphenyls. Il Bisfenolo F (BPF) è un sostituto del Bisfenolo A (BPA). Il BPA è stato bandito a causa dei suoi effetti tossici a livello del sistema endocrino, per questo sono stati inseriti dei cogenerici definiti “sicuri” tra cui il BPF. Il BPF in realtà non risulta così innocuo: sono state osservate alterazioni a livello del sistema nervoso centrale, del sistema endocrino e dell’apparato riproduttore e dei danni a livello genotossico in diversi taxa.
In questo lavoro sono stati valutati i possibili effetti in vitro del Bisfenolo- F in un bivalve marino Mythilus galloprovincialis. Sono state testate due concentrazioni del BPF (10 µg/mL e 50 µg/mL) su diversi parametri funzionali dei mitili: la stabilità delle membrane lisosomiali, il contenuto di specie reattive (NO e ROS) e l’attività del lisozima.
Dai risultati si osserva che Il BPF induce una elevata destabilizzazione delle membrane lisosomiali, quindi uno stress a livello degli emociti di mitilo, ma non innesca una vera risposta immunitaria, dal momento che non si osserva un cambiamento significativo nella produzione di specie reattive (ROS e NO) e nell’attività del lisozima. Trattandosi di dati preliminari ottenuti in vitro, sono necessari ulteriori studi in vivo, per avere risultati confrontabili alle condizioni ambientali.
Grazie a questi studi è possibile investigare e cercare di spiegare il possibile meccanismo d’azione con cui il Bisfenolo F agisce. Dato che la stabilità delle membrane lisosomiali varia significativamente, si ipotizza che il BPF possa andare ad attivare delle risposte cellulo-mediate da tirosine chinasi come visto per altre sostanze come il BPA, nonilfenolo e bifenili policlorurati.
Tipo
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollezioni
- Laurea Magistrale [3863]