Cacciatori di stambecchi. Analisi archeozoologica dei livelli pleistocenici dell'Arma dello Stefanin in Val Pennavaire (Aquila d'Arroscia, Imperia)
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Autore
Clerici, Martina Maria <1992>
Data
2022-10-17Disponibile dal
2022-10-20Abstract
Questo lavoro è uno studio archeozoologico dei resti fossili di stambecco provenienti dagli scavi archeologici dell’Arma dello Stefanin (IM) avvenuti negli anni ’50-’60 sotto la direzione di Milly Leale Anfossi e raccolti da Lamberti, seguiti dagli scavi degli anni ’80 diretti da Biagi e Maggi.
La finalità di questo progetto è ottenere informazioni riguardanti le interazioni tra la popolazione umana e la popolazione di stambecchi. Per arrivare a capire lo stambecco antico, si sono usati gli studi sulla morfologia e sulle abitudini degli stambecchi odierni; per avere una base di confronto con le associazioni fossilifere, sono stati utilizzati gli studi di tre siti italiani e tre siti europei che hanno riportato resti di stambecco nelle loro associazioni. Dopodichè sono state esposte le caratteristiche e peculiarità del sito dell’Arma dello Stefanin, denotando le differenze di metodo di scavo e di studio tra gli scavi diretti da Milly Leale Anfossi e quelli di Biagi e Maggi.
Sono stati quindi studiati tutti i resti di stambecco catalogati da Lamberti, dandone una determinazione anatomica e tafonomica. Si sono studiate le alterazioni presenti su ogni singolo osso, partendo dallo stato di conservazione, sono poi state analizzate le tracce causate dalle alterazioni naturali (weathering, abrasione, pitting, radici e tracce di predazione) e dalle alterazioni antropiche (strie, cut marks, coni di percussione e combustione).
A concludere l’analisi, si sono studiate le diverse fratture riportate dalle ossa lunghe ed in un secondo momento ci si è soffermati sulle le fratture dalle falangi, data la loro notevole presenza nel contesto. This work is an archaeozoological study of fossilized ibex remains found in the archeological excavations in the Arma dello Stefanin (IM) brought forward in the 50s and 60s under the direction of Milly Leale Anfossi and gathered by Lamberti, followed by the excavations in the 80s directed by Biagi e Maggi.
The objective of this project is to obtain information regarding the interactions between the human population and the ibex population. To reach an understanding of the ancient ibex, I exploited the studies of the morphology and the habits of modern ibex; to have a baseline to compare the remains, I have utilized the studies of three Italian sites and of three European sites which reported ibex in their association. Afterwards, I have exposed the characteristics and peculiarities of the Arma dello Stefanin site, noting the differences in the excavation methods and in the study between the excavations conducted by Milly Leale Anfossi and those of Biagi and Maggi.
I have then examined all the ibex remains catalogued by Lamberti, giving them an anatomic and taphonomic determination. I have studied the alterations present on every single bone, starting from the conservation state of each bone, I then proceeded with the analysis of the marks caused by natural alterations (such as weathering, abrasion, pitting, root marks and predation marks) and by anthropic alterations (such as striae, cut marks, percussion cones, and combustion).
To bring the analysis to a conclusion, I have studied the different fractures experienced by the long bones; in a later moment I have focused my interest on the fractures of the phalanges, due to the relevance of their presence in the context.
Tipo
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollezioni
- Laurea Magistrale [4327]