Le giustificazioni procedurali dall’inizio al fine vita in una prospettiva de iure condendo
Author
Androulidakis, Nicola <1998>
Date
2022-07-08Data available
2023-07-21Abstract
Il presente lavoro si propone di esaminare la categoria delle cause di giustificazione c.d. procedurali, mai codificate, a cui il sistema giuridico è più volte ricorso nella prassi, nella consapevolezza della necessità di una rivisitazione dommatica del tradizionale concetto di antigiuridicità.
Nella prima parte della trattazione vengono messi in rilievo gli elementi costitutivi delle scriminanti procedurali in una prospettiva de iure condendo, con l’intento di confrontarli con quelli relativi alla scriminante cd. sostanziale, ampiamente studiata e tradizionalmente codificata.
A partire dal secondo capitolo viene abbandonato l’approccio puramente teorico e sono evidenziate le avvenute o mancate applicazioni della causa di giustificazione procedurale, con specifico riferimento a questioni eticamente complesse: il secondo capitolo è dedicato all’interruzione volontaria della gravidanza, dalle più significative pronunce della Consulta fino alla legge n. 194 del 1978; il terzo capitolo affronta il tema del fine vita a partire dalle principali vicende inerenti all’interruzione di trattamenti di sostegno vitale fino alle due fondamentali pronunce della Corte costituzionale e le loro ripercussioni.
Nell’ultima parte della tesi vengono approfondite la recente proposta di referendum abrogativo dell’art. 579 c.p. e le ragioni della sua inammissibilità dichiarata dalla Corte costituzionale, rilevando la perdurante incapacità dell’ordinamento di porre rimedio ad una casistica assai problematica: è proprio per ovviare ad un inaccettabile vuoto di tutela, con particolare riferimento alla possibilità di congedarsi dalla vita con l’ausilio o ad opera di qualcuno, che la nuova categoria di giustificazione, da molti studiata e promossa, potrebbe fare il suo ingresso. The purpose of this paper is to examine the category of so-called procedural causes of justification, which have never been codified and to which the legal system has repeatedly resorted in practice, in the awareness of the need for a dommatic revisiting of the traditional concept of unlawfulness.
In the first part of the discussion, the constituent elements of procedural exculpatory acts are highlighted from a de iure condendo perspective, with the intention of comparing them with those relating to the widely studied and traditionally codified so-called substantive exculpatory act.
Beginning with the second chapter, the purely theoretical approach is abandoned and the occurrences or lack of applications of the procedural cause of justification are highlighted, with specific reference to ethically complex issues: the second chapter is dedicated to the voluntary interruption of pregnancy, from the most significant pronouncements of the Constitutional Court up to Law No. 194 of 1978; the third chapter deals with the issue of the end of life starting with the main events inherent to the interruption of life-support treatment up to the two fundamental pronouncements of the Constitutional Court and their repercussions.
In the last part of the thesis, the recent proposal for a referendum to repeal Article 579 of the Criminal Code and the reasons for its inadmissibility declared by the Constitutional Court are explored in depth, noting the continuing inability of the legal system to remedy a highly problematic casuistry: it is precisely in order to remedy an unacceptable void of protection, with particular reference to the possibility of taking leave of life with the help or by someone, that the new category of justification, studied and promoted by many, could make its entrance.
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [4954]