La corruzione tra privati in una prospettiva comparata europea

Abstract

Il tema relativo al contrasto penale del reato di corruzione tra privati è ormai da anni il fulcro del dibattito penalistico europeo. Con il passare del tempo, la corruzione rappresenta sempre di più un fenomeno criminale articolato e piuttosto complesso che ha subito un mutamento profondo sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Il diffondersi e l’evolversi del fenomeno corruttivo hanno comportato un significativo mutamento del “bene giuridico offeso” e una rarefazione del contenuto del disvalore dei singoli fatti di corruzione. Negli ultimi anni accanto alla “tradizionale” corruzione nel settore pubblico ha iniziato a spostarsi l’attenzione sia a livello nazionale sia a livello europeo, sul tema del reato di corruzione tra privati, un fenomeno che stava iniziando a diffondersi già all’interno di alcuni Stati Membri. Proprio per questo motivo con la riforma dei reati societari attuata con D.gls. 61/2002, il legislatore introdusse nell'ordinamento italiano un illecito ad hoc previsto dall’art. 2635 c.c. e rubricato “Infedeltà a seguito di dazione o promessa di utilità”, il quale sanziona penalmente i comportamenti corruttivi realizzati nell’ambito delle attività di impresa privata già all’interno di alcuni Stati Membri. Il tema affrontato all’interno della presente trattazione è il reato di corruzione tra privati così come strutturato in Italia e studiato in una prospettiva comparata con altri paesi sia di Civil Law quali la Francia, la Germania e la Spagna sia di Common Law come l’Inghilterra. Grazie allo studio e all’analisi del reato di corruzione, l’elaborato qui descritto vuole evidenziare come all’interno del settore privato, questo delitto, cresca sempre di più, diventando una priorità nelle agende politiche internazionali. Inoltre, si vedrà come la corruzione diffusa su scala nazionale ed europea determini un cambiamento della fiducia riposta nei mercati, nelle imprese e inoltri comporti anche una perdita di competitività per i Paesi.

The issue of addressing the different viewpoints concerning the crime of corruption between private individuals has been at the heart of the European criminal law debate for years. In time, corruption has become an increasingly articulated and rather complex criminal phenomenon that has undergone a profound change both in terms of quality and quantity. The spread and evolution of corruption have led to a significant change of the "offended legal part" and a reduction in the content of the individual facts of corruption. In recent years, alongside the "traditional" corruption in the public sector, attention has started to shift both at national and European level, on the subject of the crime of corruption between private individuals, a phenomenon that was already beginning to spread within some Member Countries. For this reason, with the reform of corporate crimes implemented by D.gls. 61/2002, a new ad hoc offence was introduced into the Italian legal system and provided in the article. 2635 c.c. entitled "Infidelity as a result of action or promise of utility", which punishes criminally corruptive behavior carried out within the activities of private enterprise already within some Member States. This thesis focuses on the subject of crime related to corruption between private individuals with a specific focus on Italy compared with other countries of both Civil Law (such as France, Germany and Spain) and Common Law (such as England). Thanks to the study and analysis of the crime of corruption, this paper aims to highlight how within the private sector, this crime grows more and more, becoming a priority in international political agendas. In addition, this paper will depict how the spread of corruption on a national and European scale leads to a change in the confidence placed in markets and businesses, hence also leading to a loss of competitiveness for countries.