Il lessico della magia nel mondo indoeuropeo. R̥gveda VII, 104
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Autore
Lerici, Barbara <1997>
Data
2022-06-08Disponibile dal
2022-06-16Abstract
Con il presente elaborato si intende dare un contributo alla ricerca del lessico indoeuropeo della magia: a fronte dell’impossibilità di ricostruire un solo etimo indoeuropeo dal significato di ‘magia’ o ‘fare magie’, è interessante osservare quali radici le lingue di tale famiglia abbiano usato per tale sfera. All’insolubile e costitutiva ambivalenza che caratterizza la magia corrisponde una notevole varietà semantica: aree semantiche del ‘parlare’, del ‘legare’ e del ‘curare’ o ‘avvelenare’ sono così usate anche nella stessa lingua per denotare il mago e la sua arte. All’interno della famiglia indoeuropea, l’analisi si concentrerà sul ramo indo-ario, in particolare sulla testimonianza dell’India vedica. Sarà studiato l’inno VII, 104 della più antica raccolta sacra, il R̥gveda: testo peculiare nelle cui strofe, al posto della lode alle divinità, si susseguono le richieste del poeta di intervento divino contro ogni essere malvagio. La minaccia avvertita come più pericolosa è proprio quella della stregoneria, insidia per il rituale: lo stregone (nominato con derivati del tema yātú-) viene così legato al pericolo dell’eresia e del demoniaco. Perché le sue parole ottengano compimento, il poeta sa di dover usare un linguaggio il più preciso possibile: il poeta mostra di conoscere i nomi e i modi di agire tipici degli stregoni e di riuscire a riconoscerne le celate forme. Proprio a partire dai termini usati in R̥V VII, 104 per la stregoneria e i suoi adepti, sarà condotta un’indagine etimologica sul tema yātú- e i derivati. Dapprima, si ripercorreranno le attestazioni r̥gvediche di tale famiglia lessicale, per individuare l’area semantica da essa ricoperta. Successivamente, si indagherà la composizione del tema yātú- per riconoscere la radice antico-indiana in esso impiegata. Da ultimo si tenterà di individuare per essa un etimo indoeuropeo, per adempiere a quanto ci si era proposti in partenza: trovare un’altra radice indoeuropea appartenente al lessico magico. The purpose of this dissertation is to give a contribution to the research of a magic Indo-European lexicon: given the impossibility of reconstructing an Indo-European etymology meaning ‘magic’ or ‘doing magic’, it’s interesting to note the roots these languages used to designate that sphere. It will be observed that the insoluble and constitutive ambivalence of magic corresponds to a remarkable semantic variety: semantic areas of ‘talking’, ‘tying’ and ‘curing’ or ‘poisoning’ are thus also used in the same language to denote characteristics of the of the magician and his art. Within the Indo-European family, our analysis will focus on the Indo-Aryan branch, especially on the testimony of Vedic India. The text of the hymn VII, 104 of the oldest sacred collection, the R̥gveda, will be studied. In this peculiar text, instead of praise to the gods, there are the poet’s requests of divine intervention against every evil being. The most dangerous threat is that of witchcraft itself, danger for the performance of the ritual: the sorcerer (named with derivatives of the theme yātú-) is linked to the danger of heresy and the demonic. So that the priest’s words may be fulfilled, he knows he must use the most precise language possible: in the stanzas the poet shows to know the names and the ways of acting typical of sorcerers and to be able to recognize their hidden forms. Starting from the terms used in the hymn R̥V VII, 104 to designate witchcraft and its followers, an etymological study will be conducted on the theme yātú- and its derivates. Firstly, we will review the attestations of this lexical family in the R̥gveda, to identify the semantic area covered by it. Then, we will observe the analysis of the theme yātú-, in order to recognize the ancient Indian root used in it. Subsequently we will try to identify for it an Indo-European etymology, in order to fulfil what was proposed at the start: to find another Indo-European root belonging to the magical lexicon.
Tipo
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollezioni
- Laurea Magistrale [4721]