Italia Novanta: il racconto dello sport come fatto sociale totale
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Author
Caravano, Simone <1997>
Date
2022-03-14Data available
2022-03-24Abstract
Lo sport rappresenta da sempre uno straordinario contenitore di valori, tradizioni, rituali e storie di ogni tipo, interagendo continuamente con tutto ciò che fa parte di una qualsiasi realtà sociale. Quando si parla di eventi sportivi non si fa mai solo riferimento alla sua dimensione strettamente agonistica, bensì inevitabilmente si finisce a trattare anche di storia, politica, economia, etica, questioni identitarie, cultura e di tutto quello che fa parte della società. Per questa ragione lo sport può e deve essere definito un vero e proprio “fatto sociale totale”, come lo intendeva Marcel Mauss. La tesi dunque parte da questo presupposto appena descritto, cercando di dimostrare come lo sport sia integrato nell’ambiente sociale vissuto quotidianamente dalle persone, condizionandolo e lasciandosi influenzare da esso.
Quanto appena affermato è soprattutto visibile poi nelle grandi manifestazioni sportive, come può essere un’Olimpiade o una Coppa del Mondo. Eventi che se raccontati in maniera densa e approfondita, rendono visibile al meglio il carattere di “fatto sociale totale” insito nello sport. Proprio per questo nella tesi allora viene analizzato un evento sportivo specifico, il mondiale di calcio italiano del 1990, citando esempi concreti e soprattutto racconti che fecero emergere quanto quel mondiale fu un vero e proprio “fatto sociale totale”. Per questa ragione sono state analizzate diverse produzioni giornalistiche legate al mondiale del 1990, da quelle scritte di Brera, Mura o Caminiti, passando per quelle televisive per esempio di Biscardi, fino ai grandi relatos sudamericani di Morales e Soriano. Infine per affrontare al meglio le diverse tematiche della tesi sono state realizzate alcune interviste a giornalisti o scrittori, come Bruno Pizzul, Darwin Pastorin, Albero Cerruti o Bruno Gentili. Testimoni diretti e narratori del mondiale italiano, chiamati ad esprimere le proprie opinioni o teorie su quanto discusso all’interno dell’elaborato. Sport has always represented an extraordinary container of values, traditions, rituals and stories of all kinds, continuously interacting with everything that is part of any social reality. When we talk about sport events, we never only refer to its strictly competitive dimension, but inevitably we also talk about history, politics, economics, ethics, identity issues, culture and everything that is part of society. For this reason sport can and must be defined as a real “total social fact”, as Marcel Mauss intended it. The thesis therefore starts from this assumption just described, trying to demonstrate how sport is integrated into the social environment experienced daily by people, conditioning it and letting oneself be influenced by it.
What has just been said is especially visible in major sports events, such as an Olympics or a World Cup. Events that, if told in a dense and in a profound way, make the character of "total social fact" inherent in sport visible in the best possible way. Precisely for this reason the thesis then analyzes a specific sport event, the 1990 Italian football world cup, mentioning concrete examples and above all stories that brought out how much that world championship was a real "total social fact". For this reason, various journalistic productions linked to the 1990 World Cup have been analyzed, from those written by Brera, Mura or Caminiti, through television ones for example by Biscardi, to the great South American relatos by Morales and Soriano. Finally, to better analyze the different themes of the thesis, some interviews with journalists or writers, such as Bruno Pizzul, Darwin Pastorin, Albero Cerruti or Bruno Gentili, were carried out. Direct witnesses and narrators of the Italian world championship, called to express their opinions or theories on what was discussed in the thesis.
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [4765]