Effetti del riscaldamento globale nelle comunità di scogliera del Mediterraneo nord-occidentale - primi due anni del Progetto Mare Caldo
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Author
Gastaudo, Margherita <1997>
Date
2021-12-16Data available
2021-12-23Abstract
Negli ultimi decenni gli ecosistemi stanno subendo gli effetti dell’innalzamento delle temperature, che interessano il comparto terrestre ma soprattutto quello acquatico. A causa della sua natura di bacino semichiuso e del relativamente breve tempo di residenza delle sue masse d’acqua, il Mar Mediterraneo è particolarmente soggetto al fenomeno del riscaldamento delle acque. La maggior parte delle indagini considerano solo la temperatura superficiale dell’acqua, ma questo non è sufficiente perché le variazioni di temperatura stanno avendo effetti anche a maggiori profondità.
La tesi in oggetto nasce nell’ambito del progetto Mare Caldo, in collaborazione tra il DiSTAV dell’Università di Genova e Greenpeace, con l’obiettivo di monitorare l’andamento delle temperature lungo la colonna d’acqua e valutare gli effetti del riscaldamento globale sugli ecosistemi di scogliera in diverse stazioni di monitoraggio lungo le coste italiane. Sono state analizzate le prime tre stazioni che hanno aderito al progetto: l’Area Marina Protetta (AMP) di Portofino, l’Isola d’Elba, e l’AMP del Plemmirio. In ogni stazione sono stati installati sensori per la registrazione in continuo della temperatura a diverse profondità (i.e., da 5 m a 40 m di profondità, ogni 5 m). Sono state inoltre condotte campagne di monitoraggio al fine di valutare lo stato ecologico delle comunità di scogliera, gli eventi di mortalità di massa di specie target e la presenza di specie aliene e termofile.
Grazie ai futuri monitoraggi delle temperature del mare e degli effetti del cambiamento climatico che saranno realizzati nell’ambito del progetto Mare Caldo sarà possibile aumentare le conoscenze relative a questo fenomeno globale. La crescita della rete di aree coinvolte nel progetto Mare Caldo permetterà di valutare in maniera sinottica e comparativa come il Mar Mediterraneo, e le sue biocenosi marine, stiano rispondendo a tale cambiamento. In recent decades, ecosystems have been suffering the effects of rising temperatures, which affect the terrestrial sector and the aquatic one. The Mediterranean Sea is particularly subject to the phenomenon of water warming, due to its nature as a semi-closed basin and the relatively short residence time of its masses of water. Most surveys only consider the temperature of the surface water, but this is not enough as temperature variations are having effects even at greater depths.
The thesis in question was born in the context of the "Mare Caldo" project, in collaboration between DiSTAV of the University of Genoa and Greenpeace, with the aim of monitoring the trend of temperatures along the water column and assessing the effects of global warming on reef ecosystems, in various monitoring stations along the Italian coasts. The first three stations that joined the project were analyzed: the Marine Protected Area (MPA) of Portofino, Isola d'Elba, and the MPA of Plemmirio. In each station, temperature data loggers were installed for the continuous recording of the temperature from 5 m to 40 m depth, every 5 m. Monitoring campaigns were also carried out in order to assess the ecological status of reef communities, mass mortality events of target species and the presence of thermophilic species.
Thanks to the future monitoring of sea temperatures and the effects of climate change that will be carried out as part of the "Mare Caldo" project, it will be possible to increase knowledge relating to this global phenomenon. The growth of the network of areas involved in the "Mare Caldo" project will allow us to evaluate in a synoptic and comparative way how the Mediterranean Sea and its marine biocoenoses are responding to this change.
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [5082]