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Tra "motivi" e i "imperativi": sviluppo dell'utilitarismo e retributivismo penale in Beccaria e in Kant.

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tesi18255381.pdf (1.107Mb)
Autore
Vicinanza, Mariagabriella <1997>
Data
2021-12-13
Disponibile dal
2021-12-23
Abstract
In questo elaborato, ho analizzato il pensiero di due autori classici quali Beccaria e Kant con l’obiettivo di esporre le loro teorie in merito a due questioni giuridiche fondamentali. Primo, quali siano le ragioni per cui vada inflitta una pena. Secondo, quali siano le modalità con cui tale pena vada inflitta. La struttura della tesi è la seguente. Nei primi due capitoli ho esposto il pensiero politico-giuridico di Beccaria, evidenziandone la profonda adesione alla dottrina preventiva della pena. Questa caratterizza la pena come retributiva e umanitaria. Nel terzo e nel quarto capitolo mi sono invece soffermata sulle opere e le teorie di Kant, enfatizzandone lo sviluppo diacronico. In particolare, ho mostrato come il filosofo aderisse inizialmente alla dottrina utilitaristica della pena, collocandosi così teoreticamente vicino a Beccaria. Nelle opere della maturità, invece, Kant appoggiò il retributivismo penale, in aperta opposizione a tutte le dottrine preventive. L’ultimo capitolo è quindi un confronto tra le posizioni dei due autori, sottolineandone similarità, differenze, e aspetti critici.
 
In this work, I analyse the thought of two classical authors such as Beccaria and Kant, aiming to expose their theories about two fundamental juridical questions. First, what are the reasons why people should be punished. Second, how people should be punished. The structure of the thesis is as follows. In the first two chapters I expose Beccaria's political-juridical thought and highlight his full acceptance of the preventive theory of punishment. This theory characterises punishment as retributive and humanitarian. In the third and fourth chapter, I focus instead on Kant's works and theories, stressing their diachronic development. Particularly, I show that Kant accepted, at a first time, an utilitarian theory of punishment, thus being theoretically close to Beccaria. In his mature works, though, Kant accepted penal retributivism, in stark opposition to every preventive theory. The last chapter is then a comparison between the two authors' positions, and highlight their similarities, differences, and critical aspects.
 
Tipo
info:eu-repo/semantics/masterThesis
Collezioni
  • Laurea Magistrale [5659]
URI
https://unire.unige.it/handle/123456789/4046
Metadati
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