Temendo i Barbareschi: organizzazione ed evoluzione del sistema difensivo costiero della Comunità di Santa Margherita Ligure tra il 1514 e il 1746.

Abstract

In età moderna l’attuale Comune di Santa Margherita Ligure era noto con due nomi, Quartiere di Pescino e comunità di Santa Margherita. Il primo era una versione, potremmo dire, ufficiale e più antica, ma proprio nell’età moderna venne soppiantato dal secondo, che si fece sempre più presente sia negli atti prodotti dagli agenti della comunità, quanto in quelli dalla Repubblica di Genova. Questa precisazione occorre a chiarire che indipendentemente dalla versione utilizzata all’interno dell’elaborato ci si sta riferendo sempre alla stessa giurisdizione territoriale, che nel XVI secolo comprendeva le parrocchie di San Giacomo di Castello, San Siro, Santa Maria di Nozarego, San Martino di Portofino e Santa Margherita. Nel XVII secolo il numero delle parrocchie aumentò, includendo quelle di San Michele e San Lorenzo, ma la loro gestione militare non fu competenza dei sammargheritesi. Al di sopra del Quartiere di Pescino vi era la Podesteria di Rapallo, resa poi Capitanato nel 1608. L’analisi svolta all’interno di questa tesi sarà volta a comprendere l’organizzazione, lo sviluppo e le carenze che riguardarono il sistema difensivo costiero di queste due giurisdizioni territoriali, che dalla seconda metà del XVI secolo, dopo un assalto condotto dal corsaro barbaresco Dragut (4 luglio 1549) si estese da Zoagli a Portofino tramite l’innalzamento di torri e castelli armati, supportati dalle milizie chiamate a difendere i borghi e la Repubblica nei momenti di necessità, generati dalle incursioni barbaresche e dalle guerre condotte contro i Savoia, la Francia e l’Austria. Come si evince dal titolo, l’arco temporale all’interno del qual verrà svolta l’analisi andrà dal 1514 fino al 1746, partendo da quello che fu il primo, presunto, contatto con i barbareschi e fino allo svolgersi di uno scontro definito di «valor marinaresco» dallo storico locale Fedele Luxardo.

In the modern age, the current municipality of Santa Margherita Ligure was known by two names, the Pescino district and the community of Santa Margherita. The first was an official and older version, we could say, but precisely in the modern age it was supplanted by the second, which became more and more present both in the acts produced by the agents of the community and in those by the Republic of Genoa. This clarification is necessary to clarify that regardless of the version used in the elaborate, we are always referring to the same territorial jurisdiction, which in the sixteenth century included the parishes of San Giacomo di Castello, San Siro, Santa Maria di Nozarego, San Martino di Portofino and Santa Margherita. In the 17th century the number of parishes increased, including those of San Michele and San Lorenzo, but their military management was not the responsibility of the Sammargheritesi. Above the district of Pescino there was the Podesteria of Rapallo, later made Captaincy in 1608. The analysis carried out within this thesis will be aimed at understanding the organization, development and shortcomings that concerned the coastal defensive system of these two territorial jurisdictions, which from the second half of the 16th century, after an assault led by the barbaresco corsair Dragut (4 July 1549), extended from Zoagli to Portofino through the raising of armed towers and castles, supported by the militias called to defend the villages and the Republic in times of need, generated by the barbarian incursions and the wars waged against the Savoy, France and Austria. As can be seen from the title, the time frame within which the analysis will be carried out will go from 1514 to 1746, starting from what was the first, presumed, contact with the Barbary people and up to the unfolding of a defined clash of «Maritime value» by the local historian Fedele Luxardo.