Studio pilota prospettico ecografico per valutare l’impatto della gravidanza sulle caratteristiche ecografiche dell’endometriosi profonda e degli endometriomi

Abstract

Obiettivo: Durante la gravidanza l’aspetto delle lesioni endometriosiche potrebbe essere modificato dai cambiamenti ormonali. Questo studio prospettico mira a valutare l’impatto della stessa sulle caratteristiche ecografiche dell’endometriosi profonda e degli endometriomi. Metodi: Sono incluse pazienti con gravidanza spontanea con precedente diagnosi di endometriosi all’ecografia transvaginale, rivoltesi al nostro Istituto tra il 2015 e il 2021, che non hanno ricevuto terapie ormonali per almeno 3 mesi prima dell’ultima valutazione ecografica dell’endometriosi. Le caratteristiche dei noduli endometriosici sono state comparate con valutazioni ecografiche ante-concepimento e 40-60 giorni post parto, eseguite da singolo operatore esperto. Le lesioni endometriosiche profonde sono state studiate in 5 sedi: legamento uterosacrale, vagina, setto rettovaginale, sigma-retto e vescica. Le variazioni di volume delle lesioni sono state valutate con la tecnica VOCAL. Risultati: Sono state incluse 57 pazienti (86 lesioni endometriosiche profonde; 34 endometriomi); l’età media (±DS) era 33,6(±3,4) anni. Il volume complessivo medio dei noduli di endometriosi profonda non è significativamente variato dopo la gravidanza, a prescindere dalla sede (2,55±1,81cm3 vs. 2,43±1,13cm3; p=0,31). Il volume medio del nodulo più grande di ogni donna non è variato significativamente(3,23±1,78cm3 vs. 3,07±1,89cm3; p=0,18). Quello dei noduli endometriosici profondi è diminuito nel 20,9%(n=18/86), rimasto stabile nel 74,4%(n=64/86) e aumentato nel 4,6% dei casi. Quello degli endometriomi è significativamente diminuito dopo la gravidanza (3,41±3,14cm3 vs. 2,45±2,32cm3; p<0,001). L’aspetto ecografico dei noduli e degli endometriomi non è significativamente variato. Conclusioni: Durante la gravidanza le donne con endometriosi non hanno avuto variazioni sostanziali nelle caratteristiche delle lesioni endometriosiche profonde, ma hanno avuto un significativo decremento nella dimensione degli endometriomi.

Objective: During pregnancy, the appearance of endometriotic lesions may be impacted by changes in hormonal environment. This study aims to explore the impact of pregnancy on ultrasonographic features of deep endometriosis (DE) and endometriomas (OMA). Methods: This prospective study included spontaneous pregnant patients with a previous diagnosis of endometriosis at transvaginal ultrasound. Patients of this study referred to our institution between January 2015 to January 2021. Patients did not have received hormonal therapies for endometriosis for at least 3 months before the last ultrasound assessment of endometriosis. The characteristics of endometriotic nodules were compared between the evaluation performed before conception and that performed at 40-60 days after delivery by a single experienced sonographer. The DE lesions were evaluated in five locations: uterosacral ligament, vagina, rectovaginal septum, rectosigmoid and bladder. Changes in the volume were assessed by using the virtual organ computer-aided analysis(VOCAL). Results: A total of 57 patients (86 DE lesions; 34 OMA) were included; the mean (±SD) age of the study population was 33.6 (±3.4) years. The mean overall volume of DE nodules did not significantly change before pregnancy compared to after pregnancy regardless of their localization (2.55 ± 1.81 cm3 vs. 2.43 ± 1.13 cm3; p=0.31).The mean volume of the largest nodule of each patient did not significantly change (3.23 ± 1.78 cm3 vs. 3.07 ± 1.89 cm3; p=0.18). The volume of DE nodules decreased in 20.9% (n=18/86), was stable in 74.4% (n=64/86) and increased in 4.6% (n=4/68) of cases. The volume of OMA was significantly higher before pregnancy (3.41 ± 3.14 cm3 vs. 2.45 ±2.32 cm3;p<0.001). The ultrasonographic appearance of DE nodules and endometriomas did not significantly change. Conclusion: During pregnancy, women with endometriosis do not have a substantial change in features of DE lesions, although they have a significant decrease in OMA size.