L'infezione da SARS-CoV-2 in una popolazione ligure di pazienti affetti da Miastenia Gravis
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Autore
Cella, Arianna <1995>
Data
2021-07-14Disponibile dal
2021-07-15Abstract
Background: Lo stato di immunosoppressione e la potenziale compromissione respiratoria nella Miastenia Gravis (MG) rappresentano per i pazienti che ne sono affetti un rischio di maggior gravità dell’infezione da SARS-CoV-2.
Obiettivi: Descrivere gli esiti della COVID-19 in pazienti affetti da MG e identificare i fattori associati ad un andamento più severo dell’infezione.
Metodi: Studio osservazionale. Criteri di inclusione: diagnosi certa di MG e diagnosi confermata di COVID-19. Variabili esaminate: età, sesso, BMI, comorbidità; terapie per la MG e stadio MGFA; decorso della COVID-19. Outcome primario= mortalità COVID-relata; secondario= severità del decorso clinico.
Risultati: Sono stati inclusi 13 pazienti afferenti a Centri Neurologici della Liguria, con età media di 67 anni (range 45-86) e lieve prevalenza di donne (7=54%). La severità clinica della COVID-19 nel nostro campione è documentata dalla quota di ospedalizzazioni (8 =61,5%) e di decessi (4 =31%) nel periodo di osservazione. L’esordio della MG in età più avanzata e l’età più avanzata alla positività per SARS-CoV-2 si associavano in modo statisticamente significativo ad un decorso più severo (rispettivamente: p=0,009 e p=0,012). Un’età elevata alla positività si associava anche a maggior probabilità di ricorso a O2-terapia o supporto ventilatorio (p=0,040). I pazienti deceduti presentavano valori di MGFA al momento dell’infezione comparabili a quelli dei sopravvissuti ma, rispetto a questi, avevano punteggi maggiori del MGFA nell’arco della storia di MG (p=0,037).
Conclusioni: L’infezione da SARS-CoV-2 ha determinato esiti clinici negativi nei nostri pazienti con MG: per 8 di loro il decorso della COVID-19 è stato severo al punto da richiedere la ospedalizzazione e 4 sono deceduti. Il fattore di maggior rischio per il decesso è stato il livello massimo di MGFA in anamnesi, mentre un’età più avanzata sia all’esordio della MG che alla positività hanno pesato nel favorire un decorso severo dell’infezione. Background: immunosuppression and potential respiratory muscles involvement in Myasthenia Gravis (MG) may lead to a more severe course of SARS-CoV-2 infection.
Objective: to describe the clinical course and outcomes of COVID-19 in patients with MG and to identify factors associated with a more severe course of the infection.
Methods: observational study. Inclusion criteria: definite diagnosis of MG and confirmed diagnosis of COVID-19. For each patient, we collected information about: 1) age, sex, BMI, comorbidities; 2) therapy for MG and MGFA class; 3) course of COVID-19. Main outcome: mortality due to COVID-19; secondary outcome: COVID-19 severity.
Results: we included 13 patients from the main Neurological Centres in Liguria Region, with a medium age of 67 years (range 45-86) and a slight prevalence of women (7=54%). The high rate of hospitalization (8= 61,5%) and deaths (4= 30,8%) gives evidence of the clinical severity of the infection in our population. An older age at MG onset, as well as at the time of SARS-CoV-2 infection, was associated with a more severe course of COVID-19 (respectively p=0,009 e p=0,012). An older age at the time of the infection was also associated with need for oxygen therapy or ventilatory support (p=0,040). MGFA class at COVID-19 onset was similar between deceased patients and survived ones, while the maximum MGFA reached during MG history was significantly higher in deceased patients (p=0,037).
Conclusions: SARS-CoV-2 infection had a negative impact on our MG patients: 4 of them died, while 8 of them needed hospitalization because of a severe clinical course of COVID-19. The maximum MGFA class reached during MG history was the main risk factor for death, while an older age both at MG onset and at COVID-19 onset was associated with a severe course of the infection.
Tipo
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollezioni
- Laurea Magistrale [5659]