LA FORTUNA DI COSTANTINO NELL’ARTE IN ETÀ MODERNA, CASI DI STUDIO

Abstract

Il presente elaborato di tesi si pone come obiettivo l’analisi dell’iconografia dell’imperatore Costantino e del suo “fortunato” utilizzo in età moderna, con particolare riferimento alle arti figurative e al contesto della Repubblica di Genova, tra il XVI e XVIII secolo. Nonostante il mito costantiniano abbia avuto larga fortuna sia storiografica sia artistica in ambito europeo, gli esempi per questo tipo di iconografia nell’ambiente genovese cinque-settecentesco sono infatti rari e peraltro scarsamente analizzati. Per raggiungere l’obiettivo prefisso, nel presente documento si procede ad esaminare il campo delle fonti storiografiche inerenti alla storia del Primo Imperatore Cristiano, le principali opere e i manufatti che già in epoca medievale ne ripercorrono le vicende, per poi giungere alla contestualizzazione del mito in epoca moderna e alla disamina delle sue più importanti ‘traduzioni’ nelle arti figurative del tempo. Ciò consente di avere un quadro completo degli elementi storici e iconografici sottesi alla riproposizione del mito costantiniano in età moderna, ovvero di fornire una chiave di lettura più completa per l’analisi dello stesso nel contesto dell’“Età dell’Oro” di Genova.

This dissertation aims at analysing the iconography of the Emperor Constantine and its fortunate application during the Modern Age, particularly focusing on figurative arts and the historical context of the Republic of Genoa in the 16th and 18th centuries. Even though the Constantinian myth had a widespread success -both historiographical and artistic- all over the European continent, the examples for such iconographic subject in the XVI-XVIII-centuries Genoese environment are quite sporadic and poorly analysed. In order to achieve the target, this dissertation starts by examining the field of historiographical sources related to the history of the First Christian Emperor, the most important works that in the centuries before the Modern Age already retraced his life and deeds and then it moves to the contextualisation of the myth and its artistic-figurative rendition in the Modern Age, thus providing a complete framework of the historical and iconographic aspects underlying the renewal of the figure of Constantine the Great, that is providing an entire set of tools useful for the analysis of the subject within the Genoese “Golden Age”.