Sicurezza ed efficacia di un algoritmo standardizzato per la gestione dei disturbi di conduzione dopo la sostituzione di valvola aortica transcatetere (TAVI)
View/ Open
Author
Peri, Elisa <1994>
Date
2021-06-22Data available
2021-07-01Abstract
BACKGROUND
I disturbi di conduzione sono la complicanza più frequente della procedura TAVI. Nel 2019 è stata elaborata una strategia di trattamento che stratifica i pazienti in 5 classi di rischio.
OBIETTIVI
1) analizzare l’incidenza dei gruppi di rischio e confrontare le strategie di gestione nella pratica clinica; 2) valutare le variabili che predicono l’appartenenza a classi di rischio più elevato e l’impianto di PM definitivo; 3) confrontare l’incidenza di outcomes ospedalieri VARC. MATERIALI/METODI
Analizzati consecutivamente pazienti sottoposti a TAVI nel periodo 10/2020-05/2021, suddivisi in 5 classi di rischio sulla base del confronto tra ECG pre e post-TAVI. Sono state esaminate variabili cliniche, laboratoristiche e strumentali.
RISULTATI
Tra 60 TAVI, 7 pazienti esclusi per PM preesistente, coorte finale: 53 pazienti. Età media 84.3 ± 4.9 anni; 34% maschi; EuroScore II 8.0 ± 6.4; 21 (39.6%) pazienti nel gruppo 1; 3 (5.7%) nel gruppo 2; 4 (7.5%) nel gruppo 3; 17 (32.1%) nel gruppo 4; 8 (15.1%) nel gruppo 5. 41.5% impianti con valvole autoespandibili. PM definitivo in 5 pazienti (13.9%), tutti appartenenti ai gruppi 4 e 5. Euroscore II, calcificazione LVOT, blocchi AV e IV più frequenti nelle classi ad alto rischio (p<0.05). PM temporaneo mantenuto in sede nel 47% dei pazienti del gruppo 1. Degenza media post-TAVI: 6.1 ± 3.9 giornata (p=NS tra gruppi). Non differenze tra gruppi di rischio per outcomes VARC, ma IMA procedurale in 2 (3.8%) pazienti del gruppo 5 (p=0.020).
CONCLUSIONI
I pazienti ricadono più frequentemente nel gruppo 1 (no disturbi di conduzione) o gruppo 4 (BBS de novo). L’impianto di PM definitivo è stato limitato a pazienti ad alto rischio, dimostrando sicurezza della stratificazione in gruppi nella pratica clinica. EuroScore II, calcificazione LVOT, blocchi AV e IV si associano a maggior rischio. Da ottimizzare i tempi di dimissione e la rimozione del PM temporaneo nel basso rischio. Non differenze significative in termini di outcomes VARC. BACKGROUND
Conduction disturbances are the most frequent complication of the TAVR procedure. In 2019, a treatment strategy that stratifies patients into 5 risk classes was developed.
OBJECTIVES
1) to analyse the incidence of risk groups and to compare management strategies in clinical practice; 2) to assess variables that predict belonging to higher risk classes and the implantation of permanent PM; 3) to compare the incidence of VARC hospital outcomes.
MATERIALS/METHODS
Consecutively analysed patients undergoing TAVR in the period 10/2020 - 05/2021, divided into 5 risk classes based on the comparison between pre- and post-TAVR ECG. Clinical, laboratory and instrumental variables were examined.
RESULTS
Among 60 TAVR, 7 patients excluded for pre-existing PM, final cohort: 53 patients. Mean age 84.3 ± 4.9 years; 34% male; EuroScore II 8.0 ± 6.4; 21 (39.6%) patients in group 1; 3 (5.7%) in group 2; 4 (7.5%) in group 3; 17 (32.1%) in group 4; 8 (15.1%) in group 5. 41.5% self-expanding valves implants. Permanent PM implant in 5 patients (13.9%), all belonging to groups 4 and 5. Euroscore II, LVOT calcification, AV and IV blocks are more frequent in the high-risk classes (p <0.05). Maintenance of temporary PM in 47% of group 1 patients. Mean post-TAVR hospital stay: 6.1 ± 3.9 days (p = NS between groups). No differences between risk groups for VARC outcomes, but procedural IMA occurred in 2 (3.8%) patients of group 5 (p = 0.020).
CONCLUSIONS
Patients more frequently belong to group 1 (no conduction disturbances) or group 4 (new-onset LBBB). The implantation of permanent PM was limited to high-risk patients, demonstrating safety of the stratification into groups in clinical practice. EuroScore II, LVOT calcification, AV and IV blocks are associated with increased risk. Would be to optimize discharge times and the removal of temporary PM in low-risk patients. No significant differences in terms of VARC outcomes.
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [4954]