La narrativa italiana di guerra sul fronte greco-albanese
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Author
Borniotto, Irene <1995>
Date
2021-06-11Data available
2021-06-17Abstract
L’elaborato mira a tracciare un quadro quanto più esauriente sul tema della narrativa italiana che ha come sfondo la Campagna di Grecia e l’occupazione della penisola ellenica.
Dopo un breve capitolo di carattere storico sono stati presi in esame sei autori, quattro dei quali presenti nel compendio bibliografico di Raffaele Crovi pubblicato sul primo numero del «Menabò» del giugno 1959: Bibliografia della letteratura italiana sulla seconda guerra mondiale. Rispettando l’ordine cronologico di pubblicazione, le opere approfondite sono state: Tempi bruciati e Sagapò di Renzo Biasion, rispettivamente pubblicati nel 1948 e nel 1953; Le soldatesse di Ugo Pirro, edito da Feltrinelli nel 1956; L’entusiasta di Giovanni Pirelli, uscito nel 1958; Le rose del ventennio e Guerra d’Albania di Gian Carlo Fusco, stampate rispettivamente nel 1958 e nel 1961. Seguono La linea del Tomori di Manlio Cancogni, edito da Mondadori nel 1965 e Quota Albania di Mario Rigoni Stern, del 1971, entrambe non menzionate da Crovi perché posteriori alla stesura del compendio. Dopo un’analisi dei caratteri generali, lo studio si concentra sulla genesi dei libri in relazione all’esperienza degli scrittori nell’ambito della guerra sul fronte greco-albanese, nel caso di Pirelli, Fusco, Cancogni e Rigoni Stern, e dell’occupazione dei territori invasi, nel caso di Biasion e di Pirro. Particolare attenzione è stata data alla storia editoriale delle opere, dalla prima pubblicazione fino alle ultime edizioni realizzate, nonché al successo di vendita e all’impatto dei libri nel panorama culturale e mediatico del tempo. Tuttavia, l’eterogeneità che caratterizza i testi presi in esame esclude qualsiasi tipo di valutazione comparativa: ogni autore, a suo modo, ha lasciato un segno nella letteratura italiana affrontando il tema di una guerra che sarebbe stata ricordata come un evento vergognoso nella nostra storia. The dissertation focuses on the theme of the italian war literature on the Greek-Albanian front. The first chapter is a short historical introduction about the Greek campaign and the military occupation. After this, we find six chapters about the most popular writers who wrote literary works on the subject. For the writing of this thesis was essential the Raffaele Crovi’s Bibliography of the italian literature on the Second World War published on the first issue of the «Menabò» magazine (June 1959). Here we can see many books about the argument: Tempi bruciati (1948) and Sagapò (1953), written by Renzo Biasion; Le soldatesse (1956), by Ugo Pirro; L’entusiasta (1958), by Giovanni Pirelli; Le rose del ventennio (1958) e Guerra d’Albania (1961), by Gian Carlo Fusco. The last two chapters have as their subject two writers that are not in the Raffaele Crovi’s bibliography because their books were published later: Manlio Cancogni with La linea del Tomori (1965) and Mario Rigoni Stern with Quota Albania. Each chapter is arranged with a general history about the personal experience of the writers during the war and the draft of their books, with a special attention about the narrative structure and the publishing history of them. Every literary work is different from each other and the dissertation studies every writer without making comparisons.
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [5680]