Le parole della poesia di Giorgio Caproni
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Autore
Ballati, Luca <1995>
Data
2021-03-10Disponibile dal
2021-03-18Abstract
L’elaborato, che segue un ampio lavoro di raccolta, catalogazione e studio di parole presenti nell’intero corpus poetico di Giorgio Caproni, si propone di individuare i lessemi più importanti, situandoli all’interno di costellazioni semantico-lessicali in cui vengono messi in risalto motivi, temi e semi comuni.
La trascrizione del dato è infatti affiancata, di volta in volta, da un commento, anche breve, che illustri il moderno sfruttamento delle risorse lessicali da parte di Caproni, sia in microscopia, ricorrendo all’eloquenza della citazione testuale e sottolineando il significativo momento lessicale sia, più in generale, ponendo in rilievo gli aspetti precipui della poetica caproniana, come il rapporto tra senso e phoné, o le rispondenze tra esperienza umana ed esperienza poetica, o, ancora, la particolare riflessione sul linguaggio.
Esplorando, in primis, un territorio esterno (il mondo sensibile), ripiegando in un’area interna (la sensibilità poetico-umana di Caproni), e approdando, infine, alle dimensioni complementari del tempo (la caproniana “ora”) e dello spazio (le cosiddette tensiones caproniane), si sono come solcate le acque di un imponente bacino idrografico, quale potrebbe essere, fuor di metafora, il lessico caproniano, composto da vari corsi d’acqua, corrispondenti cioè a flussi di parole di cui è stato possibile osservare il percorso diacronico, tra ricorrenze persistenti, scomparse definitive, riemersioni inopinate, formazioni di ‘foci’ riconoscibili e rivoli solitari. Un ponderoso spazio ‘fluviale’ che conserva, però, un’eccezionale omogeneità di fondo. The essay, which follows a large work of collection, cataloguing and study of the words in the Giorgio Caproni’s whole poetical corpus, aims to identify the most important lexemes, situating them inside semantic-lexical constellations in which are highlighted motives, themes and common semes.
The transcription of every data is, in fact, supported, from time to time, by a comment, even brief, that illustrates the modern exploitation of lexical resources from Caproni, on the one hand resorting to the eloquence of textual quotes and emphasizing the significant lexical moment, on the other, more generally, pointing out the distinctive aspects of capronian poetics, like the relationship between meaning and phoné, or the matches between human experience and poetical experience, or, moreover, the particular reflection on language.
Exploring, firstly, an external territory (the sensible world), retreating in an internal area (the Caproni’s poetical-human sensitivity), and reaching, lastly, the complementary dimensions of time (the capronian “hour”) and of space (the capronian so-called tensiones), it’s like if the water of a huge river basin, that is, metaphors aside, the capronian lexicon, has been sailed; a lexicon consisting of various streams, that correspond to flows of words where it was possible to observe the diachronic path, among persistent occurences, definitive disappearances, unexpected reemergences, formations of recognisable ‘estuaries’ and solitary trickles. A weighty ‘fluvial’ space that still preserves an exceptional and fundamental homogeneity.
Tipo
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollezioni
- Laurea Magistrale [5647]