La radioterapia oncologica associata alla nanotecnologia
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Author
Brioglio, Alice <1996>
Date
2020-07-24Data available
2020-07-30Abstract
La radioterapia è una tra le terapie mediche più efficaci nella cura di differenti forme tumorali, in più del 50% di tutti i malati di cancro risulta essere la strategia più opportuna per raggiungere la guarigione. Tale tecnica sfrutta l’utilizzo di radiazioni elettromagnetiche o corpuscolate al fine di recare il maggiore danno alle cellule tumorali per portarle, nel migliore dei casi, alla morte. Si tratta di un trattamento che viene spesso utilizzato da solo ma recentemente sono emersi vantaggi nell’associarlo ad un trattamento sistemico (chemioterapia) ed in particolare ad alcune sofisticate piattaforme nanotecnologiche. Tra queste quelle che catturano il maggiore interesse sono le nanoparticelle d’oro (AuNPs) che, grazie alle loro qualità uniche, stanno dimostrando di ottimizzare il risultato terapeutico. La versatilità sintetica, la specificità relativa al targeting, le proprietà di radiosensibilizzazione e la capacità di trasportare farmaci le rendono nanopiattaforme ottimali da associare alla radioterapia al fine di combattere la malattia. La ricerca si sta concentrando sulla comprensione dei cambiamenti indotti dalle terapie sul microambiente cellulare in modo da ottimizzare la somministrazione e la distribuzione di queste nanoparticelle. Ad oggi, si sta cercando di abbattere le barriere che ne ostacolano la traduzione clinica come la limitata efficacia nei sistemi in vivo e le tossicità a lungo termine che minacciano l’organismo. Radiotherapy is one of the most effective medical therapies in the treatment of various cancer forms, in more than 50% of all cancer patients it is the most appropriate strategy to achieve recovery. This technique exploits the use of electromagnetic or corpuscular radiations in order to cause the greatest damage to cancer cells to lead them, in the best case, to death. It is a treatment that is often used alone but recently advantages have emerged in associating it with a systemic treatment (chemotherapy) and in particular with some sophisticated nanotechnological platforms. Among these, the ones that capture the greatest interest are the gold nanoparticles (AuNPs) which, thanks to their unique qualities, are proving to optimize the therapeutic result. The synthetic versatility, the specificity related to targeting, the properties of radiosensitization and the ability to transport drugs make them optimal nanoplatforms to be associated with radiotherapy in order to fight the disease. Research is focusing on understanding the changes induced by therapies on the cellular microenvironment in order to optimize the administration and distribution of these nanoparticles. So far, efforts are being made to break down the barriers that hinder their clinical translation such as limited efficacy in systems in vivo and long-term toxicities that threaten the body.
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [5082]