Batteriemie nei pazienti in emato-oncologia pediatrica: eziologia e sensibilità agli antibiotici nei casi osservati all’Istituto Giannina Gaslini dal 1982 al 2018

Abstract

Scopo della tesi è descrivere l’eziologia delle batteriemie osservate nei pazienti emato-oncologici pediatrici all’Istituto Giannina Gaslini (IGG) dal 1982 al 2018 ed analizzare i cambiamenti di sensibilità agli antibiotici utilizzati. L’eziologia è stata valutata in generale e rispetto alla correlazione con il catetere venoso centrale (CVC), alla neutropenia e alla fase di malattia. Dal 1992 sono state analizzate le sensibilità alle terapie utilizzate. Per l’analisi statistica è stato usato il test del Chi-quadro con correzione di Yates e Fisher exact test (valori di p < 0,05 significativi). Dal 1982 al 2018 si sono avute 1689 batteriemie: 59,1% in neutropenia; 32,9% CVC-correlate. Il 40,2% degli episodi è avvenuto post-TMO e il 40% nella fase di prima diagnosi/intensiva. L’eziologia prevalente è stata da Gram-positivi, con il 40% delle batteriemie da contaminanti cutanei. Il trend nel tempo è stato in aumento per i casi da Gram-negativi e in diminuzione per quelli da Gram-positivi. Per le batteriemie in neutropenia e CVC-correlate è emerso un trend in aumento dei casi da Gram-positivi. È stato rilevato un legame significativo tra le batteriemie CVC-correlate e i contaminanti cutanei (p value < 0,00001). Nei casi post-TMO vi sono state batteriemie da Gram-positivi nel 55% dei TMO allogenico e nel 54,8% dell’autologo, mentre batteriemie da Gram-negativi erano presenti nel 47,7% dei TMO autologo e nel 45% degli allogenici. L’antibiogramma ha mostrato una significatività (p value < 0,00001) dell’incremento delle resistenze degli stafilococchi contaminanti cutanei alla meticillina e dei Gram-negativi alla ciprofloxacina. Inoltre dall’analisi la terapia di combinazione adottata all’IGG è risultata vantaggiosa. Quanto osservato è solo in parte in linea con i dati di altri centri: uno stretto controllo epidemiologico locale appare quindi fondamentale per comprenderne le peculiarità ed adattare le scelte di terapia empirica iniziale della neutropenia febbrile.

The aim of this thesis is to describe the aetiology of bacteremias observed in haemato-oncologial patients at Giannina Gaslini Institute (IGG) from 1982 to 2018 and to analyze changes about antibiotic sensitivity. The aetiology was evaluated in general and according to the correlation with central venous catheter (CVC), neutropenia and the phase of original disease. Antibiotic sensitivity used for the management of patients was analyzed from 1992. Chi-square test was used for statistic analysis with Yates’correction and Fisher’s exact test (p value < 0,05 was significant). From 1982 to 2018, a total of 1689 bacteremias has been registered: 59,1% during neutropenia; 32,9% CVC-related; 40,2% were post-TMO and 40% during first diagnosis/intensive phase. The predominant aetiology was by Gram-positive, with 40% of bacteremias by skin contaminans. Through the arc of time there was a growing trend of cases by Gram-negative while those by Gram-positive had a decreasing trend. A growing trend of Gram-positive episodes was observed in cases during neutropenia and CVC-related. It has been showed a significant correlation between CVC-related bacteremias and skin contaminans (p value < 0,00001). Regarding post-TMO cases, there have been Gram-positive bacteremias in 55% of allogeneic-TMO patients and 54,8% in autologous-TMO patients, while there have been Gram-negative bacteremias in 47,7% autologous-TMO patients and in 45% allogeneic-TMO patients. Antibiotic data showed a significant correlation (p value < 0,00001) between the increased resistance of stafilococci skin contaminas to meticillin and of Gram-negative to ciprofloxacin. Moreover, data have highlighted that association therapy used at IGG was advantageous. What observed is partially in line with data from other centers: so it is fundamental a strict epidemiological local control in order to know peculiarities and to adapt strategies for the empirical initial management of febrile neutropenia.