Studio prospettico sull'ablazione mirata dei miomi uterini con miolisi in radiofrequenza
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Author
Salvia, Giorgia <1995>
Date
2020-07-20Data available
2020-07-30Abstract
Introduzione: I miomi uterini sono la forma più comune di tumori uterini benigni. Si verificano nel 50-60% delle donne, passando al 70% all'età di 50 anni. Originano dalla crescita monoclonale abnorme di cellule muscolari lisce e matrice connettivale e rispondono a stimoli ormonali. Finalità dello studio: valutare l’uso della miolisi con radiofrequenza per il trattamento dei miomi uterini, attraverso un accesso meno invasivo, combinando ecografia transvaginale, laparoscopia e isteroscopia. Materiali e metodi: Sono state valutate 54 donne in premenopausa (età media 43 anni), per un totale di 106 miomi uterini sintomatici. Le pazienti sono state sottoposte a RFM attraverso tre vie: vaginale eco-guidata, isteroscopica e laparoscopica. I risultati sono stati valutati a distanza di 1 mese e 12 mesi dalla RFM. Sono stati valutati, per stimare l’efficacia del trattamento, volume e diametro del mioma, i risultati del questionario UFS-QOL e della Scala Analogica Visiva (VAS). La terapia è stata completata con una singola ablazione in tutte le pazienti e non sono state registrare complicanze maggiori. Risultati: Il volume e diametro dei fibromi è diminuito significativamente nei primi 30 giorni post-intervento, per una massima diminuzione rilevata 12 mesi dopo l’intervento. È stata rilevata una riduzione dei sintomi, testimoniata dalla variazione percentuale dei punteggi del questionario UFS-QOL sulla severità dei sintomi e della scala VAS. Un miglioramento della qualità della vita è ulteriormente dimostrato dall’aumento significativo del punteggio totale UFS-QOL, sia a uno che 12 mesi. Conclusione: La RFM può essere considerata una procedura minimamente invasiva e sicura per il trattamento dei miomi uterini. La standardizzazione della tecnica di ablazione con biopsia pre-intervento e l’introduzione di nuove tecnologie come VNTS e CEUS, permettono di risparmiare tessuto uterino sano e possono cambiare la gestione futura dei fibromi uterini sintomatici. Introduction: Uterine myomas are the most common form of benign uterine tumors. They occur in 50-60% of women, rising to 70% at the age of 50. They originate from the abnormal monoclonal growth of smooth muscle cells and connective matrix and respond to hormonal stimuli. Purpose of the study: evaluate the use of radiofrequency myolysis for the treatment of uterine myomas, through a less invasive access, combining transvaginal ultrasound, laparoscopy and hysteroscopy. Materials and methods: 54 premenopausal women (mean age 43 years) were evaluated, for a total of 106 symptomatic uterine myomas. The patients underwent RFM through three ways: ultrasound-guided vaginal, hysteroscopic and laparoscopic RFM. The outcomes evaluated at 1 and 12 months after RFM were myoma size (volume, diameter), “Uterine Fibroid Symptom and Quality of Life (UFS-QOL)” questionnaire and a 10-point Visual Analogue Scale (VAS). Therapy was completed with a single ablation in all patients and no major complications were recorded. Results: The volume and diameter of fibroids decreased significantly in the first 30 days post-surgery, for a maximum decrease observed 12 months after surgery. A reduction in symptoms was also observed, demonstrated by percentage variation of UFS-QOL Symptom Severity and VAS scores. An improvement in the quality of life is further demonstrated by the significant increase in the total UFS-QOL score, both at one and 12 months. Conclusion: RFM can be considered a minimally invasive and safe procedure for the treatment of uterine myomas. The standardization of the ablation technique with pre-intervention biopsy and the introduction of new technologies such as VNTS and CEUS, spare healthy uterine tissue and may change the future management of symptomatic uterine fibroids.
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [4811]