Mycoremediation di miscele oleose di idrocarburi: saggi di biodegradazione e studio sull'impiego di biosurfattanti
Author
Canonica, Laura <1995>
Date
2019-12-19Data available
2020-01-24Abstract
Con il progressivo sviluppo industriale, le nazioni devono far fronte al problema della contaminazione dei comparti ambientali: suolo, aria e acqua.
Nell’ottica di contrastare la permanenza degli inquinanti nell’ambiente, sono state sviluppate numerose tecniche di bonifica, tra le quali il biorisanamento. La Bioremediation è una metodologia a basso impatto ambientale che utilizza microrganismi per il trattamento di matrici contaminate.
Questo studio si pone come obiettivi: i. la selezione di specie fungine con potenziali capacità degradative nei confronti di una morchia di olio combustibile per una possibile applicazione in protocolli di Mycoremediation; ii. lo studio della tolleranza di specie fungine selezionate nei confronti di surfattanti biodegradabili, per una possibile associazione di un trattamento biologico a un trattamento con surfattanti.
I funghi selezionati per il test di screening sono stati: Talaromyces amestolkiae, Paecilomyces maximus, Pseudallescheria boydii e Neocosmospora solani (fungo autoctono isolato dalla morchia noto in letteratura per le prestazioni metaboliche nei confronti di sostanze inquinanti). Il fungo autoctono Neocosmospora solani è stata l'unica specie in grado di crescere nei terreni CZ con idrocarburi al 5%.
Per il saggio di degradazione, il fungo utilizzato è stato Neocosmospora solani. Osservando l'andamento delle concentrazioni di idrocarburi nel tempo non è stato possibile individuare un trend significativo.
In seguito a questi risultati preliminari, sono stati allestiti antibiogrammi per saggiare la tolleranza fungina nei confronti di surfattanti biodegradabili. I surfattanti promuovono la rimozione e la biodisponibilità di inquinanti organici, sostenendo l’azione biodegradativa dei funghi. Le specie selezionate sono state: Penicillium expansum, Aureobasidium pullulans, Trichoderma harzianum. I risultati hanno evidenziato che la specie con maggiore tolleranza ai surfattanti è T. harzianum. Nowadays, with the continuous industrial development, nations have to cope the contamination of environmental compartments: soil, air, and water.
In the perspective of counteracting the spread and permanence of pollutants within environmental matrices, numerous remediation techniques were developed, such as Bioremediation. Bioremediation is a low environmental impact reclamation technique that uses microorganisms to treat contaminated matrices.
This study sets two goals: i. select fungal species with potential degradative capability against a sludge of fuel oil, for a possible application in Mycoremediation protocols; ii. test the tolerance of selected fungal species against biodegradable surfactants, in order to evaluate the association of a biological treatment with a treatment with surfactants.
The fungi selected for the screening test were: Talaromyces amestolkiae, Paecilomyces maximus , Pseudallescheria boydii, and Neocosmospora solani (an autochthonous fungus isolated from fuel oil sludge, known in the literature for its metabolic performance against pollutants). Only the fungal species Neocosmospora solani grew in CZ soils with 5% hydrocarbons.
The degradation test was performed on Neocosmospora solani. Observing the hydrocarbon concentrations, these not permits us to identify a significant trend.
On the bases of these preliminary results, antibiograms were set up to assess fungal tolerance towards biodegradable surfactants. Surfactants can facilitate the desorption and bioavailability of organic pollutants, quikckening the biodegradation processes of fungi.
To this end we selected Penicillium expansum, Aureobasidium pullulans, and Trichoderma harzianum. The achieved results show that the species with the greatest tolerance to surfactants is T. harzianum.
Type
masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [5082]