La dimensione ambientale della sicurezza energetica in Georgia: vulnerabilità climatica e frammentazione geopolitica nel Caucaso meridionale

Abstract

Questa dissertazione esplora la dimensione ambientale della sicurezza energetica in Georgia, Paese del Caucaso meridionale povero di risorse fossili ma ricco di potenziale nel settore idroelettrico. In un contesto geopolitico frammentato influenzato da attori regionali autoritari, lo studio esamina come lo sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili possa rafforzare l’autonomia energetica del Paese tenendo conto delle crescenti vulnerabilità ambientali e climatiche, legate in particolare alla gestione delle risorse idriche. Attraverso un approccio qualitativo e interdisciplinare, la ricerca si articola in quattro capitoli: il primo ricostruisce il contesto geografico, storico e politico della Georgia; il secondo approfondisce le principali criticità ambientali e climatiche tra cui la scarsità d’acqua e la deforestazione; il terzo analizza l’evoluzione del sistema energetico e il ruolo del Paese nei corridoi energetici regionali; il quarto esplora le dinamiche geopolitiche con attori come UE, Russia, Turchia, Iran e Stati Uniti. L’analisi evidenzia come il cambiamento climatico rappresenti al contempo una minaccia e un’opportunità per una transizione energetica sostenibile, ostacolata però da debolezze nella governance, bassa partecipazione pubblica e tensioni geopolitiche. Inoltre, le grandi opere idroelettriche generano resistenze locali per gli impatti ambientali e la percezione di insicurezza. La tesi conclude che i limiti maggiori alla transizione energetica della Georgia non derivano tanto da vincoli ambientali quanto da pressioni geopolitiche e da una crescente distanza dagli standard democratici e ambientali europei. Per realizzare il proprio potenziale, il Paese dovrà promuovere riforme, investire in tecnologie sostenibili, gestire responsabilmente le risorse idriche e rafforzare la cooperazione regionale. Infine, la ricerca sottolinea come la geografia e la collocazione geopolitica condizionino, ma non precludano, le prospettive di sviluppo sostenibile.

This dissertation explores the environmental dimension of energy security in Georgia, a country in the South Caucasus lacking fossil fuel resources but endowed with significant hydropower potential. In a fragmented geopolitical context influenced by authoritarian regional actors, the study examines how the sustainable development of renewable energy sources can strengthen the country's energy autonomy while taking into account growing environmental and climate-related vulnerabilities, particularly those related to water resource management. Adopting a qualitative and interdisciplinary approach, the research is structured into four chapters: the first outlines Georgia’s geographical, historical, and political background; the second explores the main environmental and climate challenges with a focus on water scarcity and deforestation; the third analyses the evolution of the national energy system and Georgia’s role in regional energy corridors; and the fourth explores geopolitical dynamics involving the EU, Russia, Turkey, Iran, and the United States. The analysis highlights how climate change represents both a threat and an opportunity for a sustainable energy transition, which is nonetheless hindered by governance weaknesses, low public participation, and geopolitical tensions. Moreover, large-scale hydropower projects face local resistance due to environmental concerns and perceptions of insecurity. The thesis concludes that the main obstacles to the energy transition in Georgia are not environmental but rather political-institutional, also linked to a gradual drift away from European democratic and environmental standards. To fully realise its potential, Georgia must promote institutional reforms, invest in sustainable technologies, manage water resources responsibly, and strengthen regional cooperation. Ultimately, the research emphasises how geography and geopolitical positioning shape, but do not limit, the country’s prospects for sustainable development.