Ex voto e narrazione visuale: pratiche, supporti e semantiche dell’immagine votiva
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Author
Parisi, Daniele <1991>
Date
2025-10-14Data available
2026-10-16Abstract
La tesi analizza il fenomeno degli ex voto come espressione visiva, culturale e antropologica, collocandolo all’interno dei visual studies e valorizzandone il ruolo di ponte tra arte “alta” e “popolare”. Attraverso un approccio interdisciplinare, che integra storia dell’arte, semiotica e antropologia, l’elaborato esplora le origini, i significati e le trasformazioni dell’immagine votiva, evidenziandone la capacità di adattarsi ai mutamenti tecnologici e culturali.
Il primo capitolo introduce il concetto di icona e di immagine apotropaica, contestualizzando gli ex voto nella cultura materiale e nella devozione popolare, fino alle contemporanee forme di culto e di reinterpretazione mediatica. Il secondo capitolo approfondisce l’analisi materiale, esaminando ex voto tridimensionali in cera e legno alla luce della distinzione tra image e picture di W. J. T. Mitchell e della triade semiotica di Peirce; particolare attenzione è dedicata all’effetto perturbante generato dal realismo di certe opere. Il terzo capitolo affronta le forme ibride — pittura, stampa, fotografia — interpretandole come “decoupages votivi” anticipatori di logiche visive digitali. Vengono analizzate le strutture narrative delle tavolette dipinte, la loro funzione testimoniale e la rappresentazione di eventi straordinari e quotidiani.
Nelle conclusioni, si esamina la sopravvivenza contemporanea dell’ex voto attraverso internet e il tatuaggio, evidenziando la continuità di una pratica che, pur mutando forme e supporti, mantiene la propria funzione di mediazione tra umano e divino. La ricerca sottolinea il valore storico, estetico e identitario degli ex voto, riconoscendo agli autori un processo creativo spesso trascurato dalla storiografia artistica. The thesis examines the phenomenon of ex voto as a visual, cultural, and anthropological expression, situating it within the field of visual studies and highlighting its role as a bridge between “high” and “popular” art. Through an interdisciplinary approach that integrates art history, semiotics, and anthropology, the work explores the origins, meanings, and transformations of the votive image, emphasizing its ability to adapt to technological and cultural changes.
The first chapter introduces the concept of the icon and apotropaic image, contextualizing ex voto within material culture and popular devotion, up to contemporary forms of worship and media reinterpretation. The second chapter deepens the material analysis, examining three-dimensional ex voto in wax and wood in light of W. J. T. Mitchell’s distinction between image and picture and Peirce’s semiotic triad; particular attention is given to the uncanny effect generated by the realism of certain works. The third chapter addresses hybrid forms — painting, print, and photography — interpreting them as “votive collages” that anticipate digital visual logics. The narrative structures of painted tablets, their testimonial function, and the representation of both extraordinary and everyday events are analyzed.
In the conclusions, the contemporary survival of the ex voto is examined through the internet and tattooing, highlighting the continuity of a practice that, while changing in form and medium, retains its function as a mediator between the human and the divine. The research underscores the historical, aesthetic, and identity value of ex voto, acknowledging in their creators a genuine creative process often overlooked by traditional art historiography.
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [6259]