Valori glicemici materni alla diagnosi di Diabete Gestazionale come predittori di ipoglicemia neonatale
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Autore
Viani, Camilla <2000>
Data
2025-07-10Disponibile dal
2025-09-18Abstract
Background: Il diabete mellito gestazionale (DMG) è una delle complicanze più frequenti della gravidanza e comporta un aumentato rischio di esiti avversi materni e neonatali.
Materiali e metodi: Lo studio retrospettivo include tutte le donne con DMG seguite tra il 2018 e il 2024 presso gli ospedali Gaslini e San Martino di Genova. L’obiettivo primario dello studio è valutare l’associazione tra classi di rischio, stabilite in base ai valori glicemici di OGTT alla diagnosi e il rischio di ipoglicemia neonatale. Gli obiettivi secondari includevano l’analisi della frequenza di avvio di terapia insulinica, macrosomia, polidramnios e altre complicanze ostetriche e perinatali in correlazione alle classi di rischio.
Risultati: L’analisi preliminare dei dati relativi a 234 donne ha mostrato un aumento non significativo del rischio di ipoglicemia neonatale nelle classi a rischio medio e alto. Complessivamente, il controllo metabolico è risultato buono nella maggior parte delle pazienti, con ricorso limitato e precoce alla terapia insulinica e maggiore utilizzo del monitoraggio glicemico continuo (CGM) rispetto ai dati riportati in letteratura sulle donne con DMG. Anche la percentuale di donne con polidramnios e di bambini nati macrosomici risulta ridotta nelle donne del nostro studio rispetto ai dati di letteratura.
Conclusioni: I dati preliminari dello studio evidenziano l’importanza dello stretto follow-up e dell’utilizzo del CGM nel ridurre il ricorso alla terapia insulinica e nel suo avvio precoce dove necessario, con risultati migliori sugli outcome rispetto ai dati di letteratura. Si tratta di un’analisi preliminare di uno studio che prevede un campione molto più ampio, che potrà conferire maggiore evidenza statistica all’analisi, permettendo anche di definire altri tipi di classi di rischio e di individuare eventuali correlazioni attualmente non evidenti, ma importanti per l’ottimizzazione delle risorse sanitarie. Background: Gestational diabetes mellitus (GDM) is one of the most common metabolic complications of pregnancy and is associated with an increased risk of adverse maternal and neonatal outcomes.
Materials and Methods: This retrospective study includes all women with GDM followed between 2018 and 2024 at Gaslini and San Martino Hospitals in Genoa. The primary objective is to evaluate the association between risk classes, defined according to OGTT glucose levels at diagnosis, and the risk of neonatal hypoglycemia. Secondary objectives included the frequency of insulin therapy initiation, macrosomia, polyhydramnios, and other obstetric and perinatal complications in relation to risk classes.
Results: Preliminary analysis of data from 234 women showed a non-significant increase in neonatal hypoglycemia risk in the medium- and high-risk groups. Overall, metabolic control was good in most patients, with limited and early use of insulin therapy and increased adoption of continuous glucose monitoring (CGM) compared to published data on women with GDM. The percentage of women with polyhydramnios and macrosomic infants was also lower than reported in the literature.
Conclusions: Preliminary findings highlight the importance of close follow-up and the use of CGM in reducing the need for insulin therapy and enabling its early initiation when needed, leading to improved outcomes compared to literature data. This is a preliminary analysis of a broader study including a much larger sample, which may provide stronger statistical evidence and help define additional risk classes and identify correlations not currently evident but relevant for optimizing healthcare resource use.
Tipo
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollezioni
- Laurea Magistrale [6148]