Università di Genova logo, link al sitoUniRe logo, link alla pagina iniziale
    • English
    • italiano
  • italiano 
    • English
    • italiano
  • Login
Mostra Item 
  •   Home
  • Tesi
  • Tesi di Laurea
  • Laurea Magistrale
  • Mostra Item
  •   Home
  • Tesi
  • Tesi di Laurea
  • Laurea Magistrale
  • Mostra Item
JavaScript is disabled for your browser. Some features of this site may not work without it.

Connessi ma soli: la solitudine digitale nell'era dei social media

Mostra/Apri
tesi33042824.pdf (595.5Kb)
Autore
Matta, Carlotta <1999>
Data
2025-07-10
Disponibile dal
2025-07-17
Abstract
Questa tesi nasce da una domanda che mi accompagna da tempo: può dirsi davvero “connessa” una società in cui le persone, pur essendo costantemente online, si sentono sempre più sole? Viviamo in un’epoca in cui la comunicazione è diventata istantanea e potenzialmente illimitata. Possiamo inviare un messaggio o una foto dall’altra parte del mondo in pochi secondi, ricevere notifiche continue, mantenere contatti con decine – se non centinaia – di persone contemporaneamente. Eppure, proprio in questa iperconnessione, molti di noi sperimentano una crescente sensazione di vuoto, di isolamento, come se la quantità delle interazioni non riuscisse a colmare il bisogno di relazioni autentiche. Con questa ricerca ho voluto analizzare come il digitale abbia trasformato non solo il nostro modo di comunicare, ma anche il nostro modo di essere, di relazionarci con gli altri e con noi stessi. Ho cercato di capire cosa accade quando le nostre emozioni, i nostri bisogni affettivi e la nostra identità entrano in contatto con un mondo virtuale che premia l’apparenza, la velocità e la performance.Nei sei capitoli in cui si articola la tesi, ho esplorato da diverse angolature il fenomeno della solitudine digitale: partendo dal concetto stesso, passando per l’impatto dei social media e delle nuove tecnologie sulla nostra psiche, fino ad arrivare a fenomeni emblematici come il ghosting e il body shaming. Ho voluto porre l’accento su quanto la solitudine non dipenda solo dall’isolamento fisico, ma anche dalla qualità – o dalla superficialità – delle relazioni che costruiamo ogni giorno, dentro e fuori dallo schermo.Nell’ultima parte della tesi ho cercato di proporre delle risposte, delle strategie concrete che possano aiutarci a non subire passivamente questo cambiamento, ma a viverlo in modo consapevole. Non si tratta di demonizzare la tecnologia, ma di imparare a farne un uso equilibrato, umano.
 
This thesis, titled “Connected but Alone: Digital Loneliness in the Age of Social Media”, arises from a personal question: can we truly call our society “connected” when so many people, despite being constantly online, feel increasingly alone? Today, we can reach anyone, anywhere, at any time—yet emotional disconnection is growing. The work is divided into six chapters, each analyzing how digital technologies have reshaped human relationships, self-perception, and emotional well-being. The first chapter introduces the concept of digital loneliness, a condition in which excessive use of technology weakens the depth of real-life connections. Drawing from the work of MIT professor Sherry Turkle, it highlights how mediated, filtered communication often replaces authentic human contact. The second chapter explores the digital revolution’s impact on our daily lives and interactions. While social media were born to connect us, they’ve transformed the way we relate—fostering shallow communication, self-comparison, and the pursuit of virtual approval.The third chapter focuses on psychological consequences, including social anxiety, low self-esteem, sleep disorders, and links between compulsive social media use and depression. The fourth examines the role of age, social context, and personal experiences in shaping how people experience digital loneliness. Chapter five analyzes the phenomenon of ghosting, a growing behavior in which one abruptly ends contact without explanation. This sudden silence, enabled by digital tools, can deeply affect mental and emotional stability. The final chapter proposes concrete strategies to counter digital loneliness, such as limiting screen time, promoting emotional and digital education, and rediscovering the importance of real-life relationships. Psychological therapies are also discussed as essential support tools.Ultimately, this thesis calls for a more mindful, humane use of technology—one that enhances rather than replaces our ability
 
Tipo
info:eu-repo/semantics/masterThesis
Collezioni
  • Laurea Magistrale [6130]
URI
https://unire.unige.it/handle/123456789/12320
Metadati
Mostra tutti i dati dell'item

UniRe - Università degli studi di Genova | Supporto tecnico
 

 

UniReArchivi & Collezioni

Area personale

Login

UniRe - Università degli studi di Genova | Supporto tecnico