Impatto della tDCS anodica e della realtà virtuale nei disturbi cognitivi in pazienti affetti da Sclerosi Multipla: studio in doppio cieco, randomizzato, prospettico, controllato

Abstract

Background: Il deterioramento cognitivo (CI) è frequente nella sclerosi multipla (SM), anche nelle fasi iniziali, con impatti negativi su fatica e qualità della vita. I domini più colpiti sono memoria, attenzione e velocità di elaborazione. Le strategie riabilitative tradizionali mostrano efficacia limitata. Tecniche di neuromodulazione non invasiva (NIBS), come la stimolazione transcranica a corrente continua (tDCS), e tecnologie innovative come la realtà virtuale (VR) offrono nuove prospettive, sebbene manchino ancora prove conclusive nella SM.

Obiettivi: Il progetto mira a valutare l’efficacia della combinazione di stimolazione anodica tDCS (A-tDCS) e VR non immersiva tramite Neurotablet nella riabilitazione del CI nei pazienti con SM. È prevista anche l’analisi della stabilità dei benefici a lungo termine (6 mesi) su un campione di 80 pazienti, reclutati in tre centri liguri.

Metodi: Finora, sono stati arruolati 30 pazienti. Il deficit cognitivo è valutato con test BICAMS e PASAT, qualità della vita o umore valutati tramite scale autoriferite. Le valutazioni avvengono in quattro fasi (T0-T3). I pazienti, divisi in gruppo sperimentale (A-tDCS + VR) e gruppo controllo (stimolazione sham + VR), svolgono 10 sessioni in due settimane.

Risultati preliminari: Al momento, il cieco non è ancora stato disvelato. Si osservano miglioramenti significativi in memoria verbale (CVLT-II), attenzione e memoria di lavoro (PASAT), e memoria visuospaziale (BVMT-R), con effetti visibili già al termine del trattamento e a un mese. Nessun miglioramento stabile è stato riscontrato per qualità della vita o umore, tranne un calo transitorio della fatigue.

Conclusioni: I risultati supportano l’ipotesi che il trattamento possa potenziare le funzioni cognitive nella SM, a prescindere dall’associazione di tDCS e VR. Le tecnologie sono ben tollerate e facili da implementare. Sono necessari ulteriori studi per confermare l’efficacia del trattamento su larga scala e nel lungo termine.

Background: Cognitive impairment (CI) is common in multiple sclerosis (MS), even in the early stages, with negative impacts on fatigue and quality of life. The most affected domains are memory, attention, and processing speed. Traditional rehabilitation strategies have shown limited effectiveness. Non-invasive brain stimulation (NIBS) techniques, such as transcranial direct current stimulation (tDCS), and innovative technologies like virtual reality (VR) offer new perspectives, although conclusive evidence in MS is still lacking.

Objectives: This project aims to evaluate the effectiveness of combining anodal tDCS (A-tDCS) and non-immersive VR delivered through a Neurotablet in the rehabilitation of CI in MS patients. The study also includes an analysis of the long-term stability (6 months) of the potential benefits in a sample of 80 patients recruited across three centers in the Liguria region.

Methods: To date, 30 patients have been enrolled. Cognitive impairment is assessed using the BICAMS and PASAT tests, while quality of life and mood are evaluated using self-report scales. Assessments are conducted at four time points (T0–T3). Patients are randomly assigned to an experimental group (A-tDCS + VR) or a control group (sham stimulation + VR), both undergoing 10 sessions over a two-week period.

Preliminary Results: The study remains blinded at this stage. Significant improvements have been observed in verbal memory (CVLT-II), attention and working memory (PASAT), and visuospatial memory (BVMT-R), with effects visible both at the end of treatment and at one-month follow-up. No stable improvements were found in quality of life or mood, except for a temporary reduction in fatigue.

Conclusions: These results support the hypothesis that the treatment may enhance cognitive functions in MS, regardless of the combination of tDCS and VR. The technologies used are well tolerated and easy to implement. Further studies are needed to confirm the treatment’s efficacy on a la