Impatto prognostico dell’interessamento della commissura anteriore sul coinvolgimento linfonodale in pazienti affetti da carcinoma squamoso della laringe trattati chirurgicamente: studio retrospettivo multicentrico osservazionale.

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Author
Marmo, Pasquale <1998>
Date
2025-07-02Data available
2025-07-10Abstract
Squamous cell carcinoma of the larynx (LSCC) is the most common malignant tumor of the laryngeal region. Involvement of the anterior commissure (AC) poses both diagnostic and therapeutic challenges due to its complex anatomy and specific tumor spread patterns. This multicenter retrospective observational study, conducted on 162 patients with LSCC treated surgically (TOLMS or OPHL) between 2012 and 2024, assessed the prognostic impact of vertical AC invasion on recurrence risk and lymph node involvement. Results show a statistically significant association between vertical AC involvement and increased recurrence rate (25% vs 11.8%; p = 0.036); however, this association loses significance in multivariate analysis (p = 0.16), suggesting that the surgical approach may be the main prognostic factor. No significant correlation was found between AC invasion and nodal burden, overall survival (OS), or disease-specific survival (DSS). Endoscopic and imaging evaluations demonstrated diagnostic accuracies of 77.6% and 82.2%, respectively, with imaging showing superior reliability in detecting submucosal spread. These findings support the use of more aggressive surgical treatments, especially OPHL, in T2 tumors with vertical AC involvement. Accurate preoperative assessment of AC invasion is therefore essential for optimal therapeutic planning. Il carcinoma squamoso della laringe (LSCC) rappresenta la neoplasia maligna più frequente del distretto laringeo. L’interessamento della commissura anteriore (AC) costituisce una sfida diagnostico-terapeutica per via della sua complessa anatomia e delle peculiari vie di diffusione tumorale. Questo studio retrospettivo multicentrico osservazionale, condotto su 162 pazienti affetti da LSCC e sottoposti a chirurgia (TOLMS o OPHL) tra il 2012 e il 2024, ha valutato l’impatto prognostico dell’invasione verticale della AC sul rischio di recidiva e sul coinvolgimento linfonodale. I risultati evidenziano un’associazione statisticamente significativa tra l’interessamento verticale della AC e un aumentato tasso di recidiva (25% vs 11,8%; p = 0,036); tuttavia, tale associazione decade nell’analisi multivariata (p = 0,16), suggerendo che la modalità di trattamento chirurgico sia il vero determinante prognostico. Non sono emerse correlazioni significative tra l’invasione della AC e il carico linfonodale, né con la sopravvivenza globale (OS) o specifica per malattia (DSS). L’accuratezza diagnostica dell’endoscopia (77,6%) e dell’imaging (82,2%) nel rilevare l’invasione della AC conferma il valore superiore dell’imaging, soprattutto nella valutazione di estensioni sottomucose. I risultati supportano l’adozione di trattamenti chirurgici più aggressivi, in particolare OPHL, nei tumori con estensione verticale della AC, soprattutto negli stadi T2, al fine di ottimizzare la radicalità oncologica. La corretta identificazione preoperatoria dell’invasione della AC si conferma pertanto cruciale nella pianificazione terapeutica.
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [5866]