Il giudice amministrativo nel dialogo tra le Corti: in particolare, il rapporto con la Corte di giustizia dell'Unione europea.
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Autore
Boccardo, Elena Maria <2001>
Data
2025-07-03Disponibile dal
2026-07-10Abstract
La presente tesi analizza l'evoluzione del ruolo del dialogo tra le Corti nel diritto amministrativo e l'impatto che quest'ultimo ha nella definizione della disciplina di alcuni degli istituti più rilevanti del diritto. La ricerca è stata condotta attraverso lo studio di due recenti casi, tratti dalla prassi giurisprudenziale, che hanno coinvolto il giudice nazionale (amministrativo, ordinario e costituzionale) e quello europeo. La prima vicenda si incentra sul confronto, avviato tra la giurisprudenza nazionale ed europea, relativo al contrasto tra la disciplina nazionale sull'aggiudicazione delle concessioni balneari a scopo turistico-ricreativo e quella unionale, espressa nella cd. direttiva servizi. La seconda, invece, trae origine dal cd. caso Randstad, che ha permesso di riflettere sui rapporti tra la Corte di Cassazione e il Consiglio di Stato e il tema della legittimazione ad agire del concorrente escluso dalla gara di aggiudicazione di appalti pubblici. L'approfondimento di tali vicende ha permesso di indagare in che misura la ricerca di un confronto con la Corte di giustizia gioca un ruolo essenziale nell'evoluzione del diritto, specie amministrativo. Nel primo caso, il dialogo tra le Corti ha permesso di riempire il grave vuoto legislativo lasciato dal legislatore in materia di concessioni balneari, tentando di garantire un livello minimo di coerenza ad un sistema normativo profondamente incerto. Nel secondo caso, da una parte, si ha avuto modo di indagare l'instaurazione di un peculiare confronto con il giudice europeo, avviato dalle Sez. Unite per sindacare l'interpretazione dell'art. 111, ult. comma, Cost. avvallata dalla Corte costituzionale, al fine di far valere un'opposta lettura dell'istituto; dall'altra, si è potuto indagare sulle difficoltà che spesso gli stessi giudici incontrano nel trovare un punto di incontro tra orientamenti giurisprudenziali, la cui diversità è frutto delle distinte tradizioni giuridiche di provenienza dei giudici. This thesis examines the evolution of the role of judicial dialogue in administrative law and the impact it has for the definition of the legal framework of some of the most important legal institutions. The research is based on the study of two recent cases, drawn from judicial practice, which involved national judges (administrative, ordinary and constitutional judge) and the European Court. The first case focuses on the dialogue between national and European jurisprudence about the contrast between Italian laws on seaside concessions and EU law, as described in the so-called Services Directive. The second case stems from the so-called Randstad case, which made it possible to reflect on the relationship between the Supreme Court of Cassation and State Council and on the issue of standing to sue for excluded competitors in public procedures. The study of these cases provided an opportunity to explore how much the engagement with the Court of Justice plays a key role for the development of law, the administrative one in particular. First, the dialogue between Courts filled the legislative gap, left by national legislatore regarding seaside concessions, attempting to ensure a minimum level of coherence to a deeply uncertain normative system. Secondly, on the one hand, the analysis allowed to study the particular judicial dialogue, initiated by Supreme Court of Cassation to challenge the interpretation of article 111 of the Constitution, given by the Constitutional Court; on the other hand, it offered an insight into the challenges the judges have to face in reconciling jurisprudential approaches that differ due to diverse legal traditions from which they come from.
Tipo
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollezioni
- Laurea Magistrale [6130]