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Fattori predittivi della cervice uterina per il successo dell'induzione del travaglio di parto

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tesi33068822.pdf (2.134Mb)
Author
Casamento, Chiara <1999>
Date
2025-06-18
Data available
2025-07-03
Abstract
L’elastosonografia, tecnica innovativa che misura la deformazione dei tessuti cervicali, ha un potenziale ruolo nel predire gli esiti dell’induzione del travaglio. Lo scopo principale di questo studio è valutare la capacità predittiva dell’elastosonografia in pazienti nullipare e pluripare, in relazione al tempo che intercorre tra induzione e inizio del travaglio attivo. Obiettivi secondari includono la valutazione della variabilità intra-operatore dell’elastosonografia e la predittività di parametri quali il punteggio di Bishop, l’angolo utero-cervicale e l’indice di consistenza cervicale. Metodo: Lo studio è stato condotto presso la Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Ospedale San Martino di Genova tra novembre 2023 e aprile 2024. Sono state arruolate pazienti con gravidanza singola a termine (15 pluripare e 17 nullipare). In occasione del ricovero per induzione del travaglio, ogni paziente è stata sottoposta a tracciato cardiotocografico ed ecografia transvaginale con sonda da 10 MHz. Risultati: Nelle nullipare, la rigidità della regione 5 (orifizio uterino esterno), valutata con elastografia strain, si è dimostrata predittore significativo del tempo per raggiungere il travaglio attivo (p<0.05): maggiore rigidità caudale rispetto a quella craniale predice tempi di induzione più lunghi. Nelle pluripare l’associazione non è risultata significativa, ma si è osservata una tendenza nelle regioni 4 e 2. In area 4 (orifizio uterino interno) una consistenza tissutale aumentata a livello craniale tendeva ad associarsi ad un allungamento dei tempi di induzione. La metodica ha mostrato un’ottima ripetibilità intra-operatore (ICC elevato). Conclusioni: I dati confermano la ripetibilità dell’elastosonografia e mostrano pattern elastografici distinti nell’orifizio uterino esterno nelle nullipare e interno nelle pluripare. Queste differenze sono rilevanti per predire i tempi di successo dell’induzione del travaglio.
 
Elastosonography, an innovative technique that measures cervical tissue deformation, has a potential role in predicting labour induction outcomes. The main aim of this study is to evaluate the predictive ability of elastosonography in nulliparous and multiparous patients in relation to the time between induction and onset of active labour. Secondary objectives include assessing the intra-operative variability of elastosonography and the predictivity of parameters such as Bishop's score, utero-cervical angle and cervical consistency index. Method: The study was conducted at the Obstetrics and Gynaecology Clinic of the San Martino Hospital in Genova between November 2023 and April 2024. Patients with single full-term pregnancies (15 multiparous and 17 nulliparous) were enrolled. On admission for induction of labour, each patient underwent cardiotocographic tracing and transvaginal ultrasound with a 10 MHz probe. Results: In nulliparous women, the stiffness of region 5 (external uterine orifice), assessed by strain elastography, proved to be a significant predictor of the time to reach active labour (p<0.05): greater caudal than cranial stiffness predicts longer induction times. In multiple mothers the association was not significant, but a trend was observed in regions 4 and 2. In region 4 (internal uterine orifice) increased tissue consistency at the cranial level tended to be associated with longer induction times. The method showed excellent intra-operator repeatability (high ICC). Conclusions: The data confirm the repeatability of elastosonography and show distinct elastographic patterns in the external uterine orifice in nulliparous women and internal in pluriparous women. These differences are relevant for predicting the timing of successful induction of labour.
 
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesis
Collections
  • Laurea Magistrale [5787]
URI
https://unire.unige.it/handle/123456789/12141
Metadata
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