Darwinismo e Cattolicesimo nel secondo Ottocento: don Nicolò Morelli e la scoperta della Preistoria ligure

Abstract

La pubblicazione de "L'origine della specie" di Charles Darwin nel 1859 rappresentò una svolta epocale, innescando una profonda "rivoluzione" che trascese i confini della scienza per investire la filosofia, la teologia e l'intero panorama culturale. Parallelamente, in quegli anni, crebbe l'interesse per le nuove scienze, così come per l'archeologia preistorica. Numerose, infatti, furono le figure che, attraverso l'indagine sul campo, iniziarono a dedicarsi allo studio del lontano passato dell'uomo e della Terra. Tra questi ricercatori, spiccano non solo uomini di scienza, ma anche diverse figure ecclesiastiche che, forse, videro nella ricerca preistorica una sorta di "missione". Ed è proprio su uno di questi canonici che si incentrerà questa tesi: il sacerdote di Pietra Ligure (SV) Nicolò Morelli. Egli dedicò gran parte della sua esistenza all'indagine preistorica nelle caverne liguri, riuscendo a conciliare il ruolo di archeologo con la vita ecclesiastica ed il lavoro di docente, nonostante le critiche e le accuse di darwinismo mosse nei suoi confronti. Oltre a don Morelli, nel presente elaborato si tratteranno le figure chiave che contribuirono alla nascita della Paletnologia in Liguria durante la seconda metà del XIX secolo, con particolare attenzione al Ponente ligure, territorio in cui il sacerdote condusse le sue principali ricerche. Si esaminerà, inoltre, l'evoluzione della posizione della Chiesa cattolica in merito alle teorie evolutive a partire dalla fine del XIX secolo fino ai giorni nostri: sebbene la Chiesa abbia progressivamente cercato di armonizzare l'evoluzione con la propria dottrina, il dibattito tra fede e scienza su questo tema è tuttora in corso.

Charles Darwin's 1859 pubblication "On the Origin of Species" represented an epochal turning point, triggering a profound "revolution" that transcended the boundaries of science to reach philosophy, theology, and the entire cultural scene. In parallel, during those years, interest in the new sciences grew, as did that in prehistoric archaeology. Numerous figures, in fact, through field investigation, began to dedicate themselves to the study of the distant past of man and the Earth. Among these researchers, not only men of science stood out, but also several ecclesiastical figures who, perhaps, saw prehistoric research as a sort of "mission." And it is precisely on one of these churchmen that this thesis will focus: the priest of Pietra Ligure (SV) Nicolò Morelli. He dedicated a large part of his existence to prehistoric investigation in the Ligurian caves, managing to reconcile the role of archaeologist with ecclesiastical life and teaching work, despite the criticisms and accusations of Darwinism leveled against him. In addition to Don Morelli, this thesis will discuss the key figures who contributed to the birth of Paleethnology in Liguria during the second half of the 19th century, with particular attention to the western Ligurian area, the territory in which the priest conducted his main research. Furthermore, the evolution of the Catholic Church's position regarding evolutionary theories from the end of the 19th century to the present day will be examined. Although the Church has progressively sought to harmonize evolution with its own doctrine: the debate between faith and science on this topic is still ongoing.