Cinema attraverso lo schermo: il linguaggio dello screenlife e l'uso della tecnologia in Missing

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Author
Butelli, Manuela <1996>
Date
2025-03-25Data available
2025-03-27Abstract
This thesis originates from an interest in the evolution of cinematic language and the integration of technology into audiovisual storytelling. Growing up in a digitalized era, it is clear how technology increasingly shapes the way stories are told, pushing cinema to reflect new social and communicative dynamics. In recent years, the medium has embraced innovative tools and techniques, including screenlife, an approach that turns digital interfaces (computers, smartphones) into narrative spaces. After outlining the theoretical foundations of traditional cinematic techniques, the thesis focuses on the analysis of Missing (2023), a prominent example of a screenlife movie. Through the study of directing choices, editing strategies, and the use of diegetic space, this research investigates how the film creates emotional engagement and tension within a virtual environment. The thesis also examines the digital tools featured in the film—such as social media, surveillance systems, and online platforms—highlighting both their narrative potential and their ethical and social implications concerning cybersecurity and digital overexposure. Finally, the work explores the evolution of screenlife within contemporary cinema, questioning whether this technique is a passing trend or a lasting transformation of cinematic language. The aim is to demonstrate that Missing is not only a technologically innovative thriller but also a critical reflection on our hyperconnected society. Questa tesi nasce dall’interesse per l’evoluzione del linguaggio cinematografico e per l’integrazione della tecnologia nella narrazione audiovisiva. Vivendo in un’epoca digitalizzata, è evidente come la tecnologia influenzi profondamente il modo di raccontare storie, spingendo il cinema a riflettere nuovi scenari sociali e comunicativi. Negli ultimi anni, infatti, il mezzo cinematografico ha accolto strumenti e tecniche innovative, tra cui lo screenlife, un approccio che trasforma le interfacce digitali (computer, smartphone) in veri e propri spazi narrativi. Dopo aver delineato le basi teoriche del linguaggio cinematografico tradizionale, la tesi si concentra sull’analisi di Missing (2023), un esempio emblematico di screenlife movie. Attraverso lo studio delle tecniche registiche, delle scelte di montaggio e dell’uso dello spazio diegetico, si indaga come il film riesca a coinvolgere lo spettatore e a creare tensione all’interno di uno spazio virtuale. La ricerca si estende anche all’esame degli strumenti digitali presenti nel film, come social media, servizi di sorveglianza e piattaforme online, evidenziandone sia il potenziale narrativo sia le implicazioni etiche e sociali legate alla sicurezza informatica e alla sovraesposizione digitale. Infine, la tesi esplora l’evoluzione dello screenlife all’interno del cinema contemporaneo, valutando se tale tecnica rappresenti una moda passeggera o una trasformazione stabile del linguaggio audiovisivo. L’obiettivo è dimostrare come Missing non sia solo un thriller tecnologico, ma anche una riflessione critica sulla nostra società iperconnessa.
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [5507]